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Francavilla, mezzo secolo con Salvatore Puglisi

Francavilla, mezzo secolo con Salvatore Puglisi

Il compianto ex sindaco, improvvisamente deceduto cinque anni fa, è stato solennemente commemorato qualche sera addietro nell’aula consiliare del Comune dell’Alcantara. Presenti tutti i colleghi pubblici amministratori del comprensorio, e non solo, che ebbero modo di conoscerlo e di apprezzare le doti politiche ed umane di un personaggio avente la rarissima e nobile capacità di saper essere avversario ed al contempo amico

Mezzo secolo di storia politico-amministrativa locale, e non solo, è stato “rivissuto” alcune sere addietro nell’aula consiliare “Falcone e Borsellino” del Comune di Francavilla di Sicilia. A cinque anni dall’improvvisa dipartita, è stata infatti commemorata la figura del sindaco socialista Salvatore Puglisi, primo cittadino del centro dell’Alcantara per complessivi venticinque anni (esattamente nei periodi 1968-1977, 1980-1990 e 1997-2002), ma protagonista della vita pubblica ed istituzionale per oltre un quarantennio anche in veste di consigliere comunale e, soprattutto, di francavillese “doc”, animato da un amore viscerale per il paese che gli diede i natali nel 1936.

A rievocarne la personalità ed il proficuo impegno politico, che ha traghettato Francavilla da borgo essenzialmente agricolo a moderna cittadina al passo con i tempi, sono stati il cugino Salvatore Ferruccio Puglisi (promotore, insieme all’assessore Armando Belfiore, dell’incontro commemorativo, moderato dal sottoscritto giornalista) e Mario Riso, che con Puglisi ha condiviso sia il percorso politico (è stato più volte assessore nelle Giunte da lui guidate) e sia quello professionale, essendo ambedue insegnanti elementari ed, ancor prima, impiegati dell’Ente per la Riforma Agraria in Sicilia (E.R.A.S.).

Riso ha, tra l’altro, sottolineato come l’ex sindaco abbia sempre portato nel cuore il mondo dell’istruzione, riservandogli una particolare attenzione durante i suoi vari mandati amministrativi, contrassegnati da numerosi interventi strutturali agli edifici scolastici ed, addirittura, dalla nascita di nuovi plessi, come quelli della scuola materna e del liceo scientifico, a tutt’oggi unico istituto superiore esistente a Francavilla, nato sotto una sua sindacatura.

Il cugino Ferruccio Puglisi si è, invece, maggiormente soffermato sul profilo umano del compianto amministratore raccontando alla platea simpatici aneddoti degli anni dell’infanzia e della gioventù, che hanno visto Salvatore Puglisi brillare già da allora quanto a capacità organizzative (soprattutto nell’ambito dell’associazione Pro Loco) ed aggregative nei confronti degli altri giovani della sua generazione. Il congiunto ha anche accennato al fascino esercitato dal giovane cugino sul gentil sesso ed all’enorme mole di documenti, foto ed articoli di giornale riguardanti Francavilla e la sua storia, che Puglisi aveva meticolosamente raccolto e collezionato durante tutta la sua vita e che, purtroppo, non ha fatto in tempo a far confluire nel corposo volume che aveva intenzione di dare alle stampe.

Gli interventi dei due relatori ufficiali sono stati preceduti dalla videoproiezione di alcune significative foto (assemblate da Gaia Venuto), ritraenti l’ex sindaco negli anni d’oro delle sue varie gestioni amministrative, e dal saluto introduttivo dell’attuale primo cittadino francavillese Lino Monea, il quale ha evidenziato le doti di signorilità e correttezza politica di Salvatore Puglisi, nei cui confronti si poteva essere anche acerrimi avversari, ma una volta lasciatisi alle spalle il portone del municipio, si tornava ad essere amici e, magari, si andava insieme al bar a prendere un caffè.

Ai contributi di Mario Riso e Ferruccio Puglisi hanno fatto seguito i brevi interventi dei tanti amici e compagni d’avventura politici del defunto amministratore, molti dei quali venuti appositamente da altri Comuni a riprova della stima conquistatasi dall’ex sindaco di Francavilla anche oltre i confini del proprio paese. Commovente, al riguardo, la massiccia presenza dei sindaci del comprensorio che, nell’ultima sua sindacatura tra il 1997 ed il 2002, ebbero Puglisi come collega e “faro illuminante” (ossia Salvatore Campione di Santa Domenica Vittoria, Pippo Interdonato di Roccella Valdemone, Antonio Sofia di Novara di Sicilia, Federico Raneri di Malvagna, Salvatore Currenti di Mojo Alcantara, Gaetano Statella di Motta Camastra e Salvatore Ieni di Gaggi). Ad intervenire in rappresentanza degli ex primi cittadini dell’Alcantara ha provveduto il malvagnese Federico Raneri.

A prendere la parola per portare le rispettive testimonianze sulla persona e sull’appassionato e spassionato impegno politico-amministrativo di Puglisi sono stati anche gli onorevoli Francesco Barbalace e Gioacchino Silvestro, gli ex sindaci francavillesi Salvatore Nuciforo e Paolo Spatola, l’ex presidente provinciale delle donne socialiste Pina Spartà, gli ex assessori e consiglieri comunali Luigi Savoja e Mohamed Mafhoum, l’avvocato ed imprenditore turistico Alessandro Vaccaro, l’artista Antonino Immesi (che a Puglisi ha dedicato un mezzobusto in gesso esposto per l’occasione nella sala consiliare), lo scrittore e studioso di storia locale Angelo Pirri ed, in rappresentanza dei familiari, l’imprenditore Francesco Tornatore, cognato di Salvatore Puglisi in quanto marito della sorella Nina.

«Posso assicurarvi – ha dichiarato in particolare Tornatore – che lui amava veramente ed incondizionatamente questo paese, al punto che essendo io del vicino Comune di Castiglione di Sicilia, era solito ingaggiare con il sottoscritto delle simpatiche “sfide” campanilistiche finalizzate ad esaltare la superiorità della sua Francavilla. Per il resto, nonostante la mia lunga attività di imprenditore operante sia in Italia che all’estero, ancora oggi, quando vado in giro, in tanti mi identificano come “il cognato di Salvatore Puglisi”».

Francavilla di Sicilia ha così archiviato una serata memorabile, “sospesa” tra la nostalgia per un rigoglioso passato che, forse, non tornerà più e la doverosa memoria di un fulgido esempio di impegno politico-amministrativo, che comunque, come alcuni degli intervenuti hanno sottolineato, non deve rimanere solo un ricordo, bensì trasformarsi in stimolo e modello per tutti coloro i quali, ed in special modo le nuove generazioni, intendono cimentarsi nel servizio alla propria comunità.

A lasciare un po’ d’amaro in bocca, in una sala consiliare gremita di gente proveniente (come prima accennavamo) da ogni dove, solo la vistosa assenza proprio dei cittadini francavillesi (tranne alcuni), malgrado da quel “gran signore della politica”, che era il sindaco Puglisi, abbiano ricevuto tanto.

G.D.G.

 

FOTO: da sinistra il moderatore Rodolfo Amodeo, Ferruccio Puglisi, il sindaco Lino Monea e Mario Riso durante la recente commemorazione di Salvatore Puglisi (nei riquadri)

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