Giarre, prima le ordinanze e poi i segnali stradali. Stalli scarico merci: è anarchia -
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Giarre, prima le ordinanze e poi i segnali stradali. Stalli scarico merci: è anarchia

Giarre, prima le ordinanze e poi i segnali stradali. Stalli scarico merci: è anarchia

Ineccepibile. Prima si fanno le ordinanze e poi si acquistano i segnali. Accade a Giarre dove nei giorni scorsi sono stati disegnati in corso Italia gli stalli per lo scarico delle merci. Peccato però che l’irreprensibile Ufficio Tecnico del Comune abbia pensato di collocare solo un segnale verticale, lasciando invece il palo (vuoto in attesa del segnale) nell’incrocio tra corso Italia e via Nicolò Tommaseo.

Risultato tangibile: le auto continuano a sostare negli stalli riservati in barba alle regole, del resto mancando la segnaletica non potrebbero fare altrimenti. Gli spedizionieri nazionali con i loro mezzi pesanti e che che quotidianamente scaricano le merci, ancora una volta sono costretti, loro malgrado, a parcheggiare in doppia fila, provocando nelle ore centrali, non pochi disagi alla circolazione.

 “Le aree di carico e scarico merci da poco realizzate sul corso Italia – afferma il presidente della locale Confcommercio, Francesco Candido – mettono fine all’annoso problema che quotidianamente si presentava sul corso, ovvero gli spedizionieri si ritrovavano a dover sostare in postazioni di fortuna e spesso invadendo anche i marciapiedi. Ma se da un lato si è fatto un passo avanti per tale regolamentazione, purtroppo, dall’altro, si assiste giornalmente all’occupazione abusiva degli stessi stalli da parte di automobilisti che, in barba ad ogni regola, sostano sulle aree riservate. È’ auspicabile, in tal senso – osserva Candido – un maggior controllo da parte della polizia locale in modo da riportare quell’ordine necessario, soprattutto in centro”.

L’assessore alla Viabilità, Salvo Patanè, a conoscenza della situazione, afferma che: “per la segnaletica verticale in corso Italia, stanno provvedendo; piuttosto mi stupisce che non l’abbiano ancora collocata”.

A distanza di quasi due settimane dall’attivazione degli stalli, ancora nessun intervento. Ma c’è tempo.

 

Mario Previtera 

 

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