Tre mesi senza stipendio. E’ questa la triste realtà degli operatori dell’igiene ambientale di Linguaglossa che da tre mesi non posso fare fronte ai quotidiani problemi familiari ed economici a causa del ritardo nella ricezione degli stipendi.
“La cosa assurda – spiega Mauro Torrisi, segretario provinciale FitCisl – è che i lavoratori tra rassegnazione, rabbia, sconforto vivono questa assurda situazione da mesi, con rimpalli di responsabilità varie tra la ditta che gestisce il servizio di nettezza urbana e il Comune, vuoi vedere – si chiede Torrisi – che la colpa è dei lavoratori?”.
“Dopo l’uscita dall’Ato e con la gestione del servizio con appalti e rinnovi della durata di quattro mesi – aggiunge il coordinatore provinciale zona jonica FitCisl Pippo Foti (nella foto a sinistra) – si è creata una situazione insostenibile. Tutto è diventato precario e provvisorio, a discapito della sicurezza dei lavoratori e sull’incertezza assoluta delle retribuzioni e sull’inefficienza del servizio. Tra gli stessi lavoratori da mesi si è instaurato un rapporto di incomprensione e confusione più totale, perché tra promesse e rinvii di mandati, bonifici e piani di rientro sono stati portati alla disperazione”.
Foti e Torrisi chiedono al più presto chiarezza, “perché i lavoratori sono sul baratro della disperazione e non possono attendere ancora”. “Occorre immediatamente – conclude Foti- mettere in atto la riforma Regionale e indire nel più breve tempo possibile le gare, in modo che si possa attuare una politica di programmazione ed efficienza del servizio e tranquillità per i lavoratori del settore”.
Angela Di Francisca