Giardini Naxos, una “vacanza” forzata -
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Giardini Naxos, una “vacanza” forzata

Giardini Naxos, una “vacanza” forzata

E’ quella cui sono state “condannate” alcune famiglie residenti in Via De Pasquale, che il Comune sta facendo provvisoriamente alloggiare in albergo a causa dell’alto rischio idrogeologico cui sono esposte le loro abitazioni. Ma il Movimento “Agorà 2015” ritiene non sia questa la soluzione migliore

Soggiornare in hotel è sicuramente un qualcosa di piacevole quando si è in vacanza. Ma, una volta tornati alla vita di tutti i giorni, la nostra casa è sicuramente insostituibile. Per alcune famiglie di Giardini Naxos, però, la vita rischia di trasformarsi in una… villeggiatura permanente in quanto una recente ordinanza del sindaco Nello Lo Turco ha disposto lo sgombero degli immobili siti in Via Pancrazio De Pasquale ai civici 125 e 127 perché seriamente a rischio a seguito dei fenomeni di dissesto idrogeologico determinati dalle avversità atmosferiche delle scorse settimane.

I residenti nei suddetti edifici, pertanto, sono stati fatti alloggiare in delle strutture ricettive, dove dovrebbero rimanere a tempo ancora indeterminato, ossia sino a quando nell’area in questione non verranno ripristinate le condizioni di sicurezza.

Tutto ciò è “suonato strano” al Movimento “Agorà 2015”, ossia l’aggregazione civica che alle elezioni amministrative giardinesi di cinque mesi fa, pur non avendo conquistato gli scranni del civico consesso, ha ben figurato attestandosi come terza forza politica locale su sei liste in competizione. Ne è scaturita una nota, inviata alle massime cariche istituzionali di Palazzo dei Naxioti (sindaco, presidente del Consiglio, assessore alla trasparenza, ecc.), il cui contenuto ci viene illustrato dall’esponente di “Agorà” Alfredo Elia Mandri (nella foto).

«In pratica – spiega quest’ultimo – abbiamo evidenziato come le strutture ricettive, per loro natura, non appaiono idonee ad ospitare nuclei familiari per un periodo superiore ai dieci-quindici giorni. Le famiglie in questione, che si vedono private dei comfort tipici di una civile abitazione, stanno dunque manifestando una forte preoccupazione riguardo ai tempi occorrenti affinché possano rientrare in massima sicurezza nelle rispettive dimore. Pertanto, perdurando tale situazione, abbiamo invitato l’Amministrazione Comunale a voler prendere in seria considerazione la possibilità di dare una sistemazione più consona a tali famiglie, anche mediante l’emanazione di un bando pubblico che accerti la disponibilità sul territorio comunale di appartamenti idonei ad ospitarle».

Rodolfo Amodeo

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