Giarre: a Miscarello la Sagra dell’uva, della mostarda e del dolce -
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Giarre: a Miscarello la Sagra dell’uva, della mostarda e del dolce

Giarre: a Miscarello la Sagra dell’uva, della mostarda e del dolce

E’ ancora vivo nella memoria della comunità giarrese di Miscarello il ricordo dell’incendio che devastò la chiesa “ Maria SS. del Rosario” nell’agosto del 2011. L’incendio, divampato all’interno di un fabbricato disabitato, coinvolse infatti anche l’edificio ecclesiastico in questione determinando il cedimento strutturale della volta ed il danneggiamento degli interni della chiesa.

Da allora però, Orazio Maccarrone, organizzatore dei festeggiamenti in onore della Madonna sin dagli anni 90’, ha rotto gli indugi studiando, di concerto con don Giuseppe D’Aquino, soluzioni finalizzate al ripristino del luogo di culto tanto caro alla popolazione locale. Le campagne di sensibilizzazione lanciate all’indirizzo della popolazione, non hanno lasciato indifferenti gli abitanti del territorio, i quali hanno messo a disposizione anche le loro competenze professionali offrendo un fattivo contributo in materia di recupero di ciò che le fiamme avevano deteriorato. Lo sciagurato avvenimento manifestatosi, ha dunque messo in moto tra i membri della comunità valori come la solidarietà e la propensione alla tutela del proprio patrimonio storico.

Tuttavia, per porre in essere l’esecuzione di interventi di rifacimento della volta e di recupero degli interni dell’edificio ecclesiastico, occorreva racimolare fondi. Consapevole di ciò, Orazio Maccarrone si è battuto in funzione dell’istituzione di un comitato che si prodigasse ai fini della ristrutturazione della chiesa. L’organizzazione di sagre finalizzate a raccogliere fondi da destinare al risanamento strutturale della chiesa, rappresenta tutt’oggi la formula adottata dal comitato con lo scopo di raggranellare risorse da investire nella copertura delle spese di completamento dei lavori all’interno della chiesa. Nel frattempo infatti, grazie alla solerzia espressa dalla collettività giarrese attraverso copiose adesioni alle sagre, è stato possibile racimolare risorse che hanno garantito il rifacimento del tetto della chiesa.

Anche la statua in cartapesta della Madonna del Rosario, risalente alla seconda metà dell’ottocento, è rientrata con esiti soddisfacenti nel programma di ripristino dell’edificio sacro. Adesso il comitato pro ricostruzione chiede ulteriori sforzi alla collettività ai fini della tinteggiatura delle pareti e dell’adeguamento dell’impianto elettrico. Intanto oggi, alle ore 20:30, il gruppo Folk “Vecchia Jonia” Città di Giarre e Riposto, guidato dal presidente Egidio Fichera e dal direttore artistico Patrizia Chillari, impreziosirà la 5° sagra dell’uva, della mostarda e del dolce, esibendosi in piazza Belvedere.

La degustazione di panini con salsiccia, vino locale, dolci e mostarda sarà pertanto allietata da un gruppo di canterini i quali ormai da tempo rappresentano un prezioso tassello del patrimonio folkloristico e culturale di Giarre. Domani invece, la consumazione di un pranzo completo ed un momento ricreativo serale imperniato sul karaoke, scandiranno la giornata conclusiva della sagra.

Soddisfatto il parroco don Giuseppe D’Aquino “ Credo che il triste episodio dell’incendio che ha gravemente danneggiato la chiesa, abbia messo alla prova lo spirito di coesione della collettività, la quale ha manifestato un singolare senso di aggregazione. Per il completamento dei lavori, manca ancora la tinteggiatura degli interni della chiesa e dunque delle pareti. Stucco, intonaco e pittura sono i passaggi necessari alla conclusione degli interventi. Inoltre, deve ancora essere adeguato l’impianto elettrico. Confido però nella sensibilità estrinsecata dalla comunità giarrese”. Raggiante anche Orazio Maccarrone “Le sagre fino ad ora organizzate hanno riscosso un plebiscito di consensi. L’augurio è che la collettività continuerà ancora ad esprimere questa propensione alla salvaguardia di un luogo come la chiesa, in cui la comunità di Miscarello si è cementata rinsaldando il proprio senso di appartenenza al territorio”.

Umberto Trovato

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