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Giarre, sospensione lavori teatro. Opposizione all’attacco

Giarre, sospensione lavori teatro. Opposizione all’attacco

Il teatro rischia di rimanere una eterna incompiuta e i consiglieri di opposizione si mobilitano per affrontare la delicata questione del possibile contenzioso tra il Comune e l’impresa che ha sospeso i lavori il 12 luglio scorso. “Il Contratto di Quartiere, che  prevedeva la realizzazione di alloggi ERP con annesso Centro Sociale e completamento della Struttura Teatrale con fondi pubblici  a carico dello Stato e della Regione Sicilia – afferma in una nota il capo gruppo del Pd, Tania Spitaleri – ha risentito sin dall’inizio e risente ancora della superficialità e dell’inadeguatezza politica ed amministrativa che, da ormai troppi anni, dirige la nostra città e ne pregiudica lo sviluppo presente e futuro. Un progetto snaturato rispetto al suo spirito originario e ‘rivisitato’ all’occorrenza, una storia fatta di errori e ritardi e di mancanza di cura e visione d’insieme. Tutto denunciato per tempo dalla sottoscritta, ma inascoltato e tacciato di partigianeria. Ed ora non poteva che palesarsi ciò che, agli occhi di qualunque attento osservatore, era nell’aria da tempo: il “fermo cantiere” per  il completamento del teatro, storica incompiuta giarrese, che rischia di rimanere tale.

Non è possibile assistere, ancora una volta, inerti a beghe e rimandi di responsabilità che intaccano l’interesse pubblico e conducono a spendere male pubblico denaro”. Secondo Tania Spitaleri, “resta prioritario trovare una soluzione celere ed adeguata che scongiuri questa beffa ai danni della città e dei cittadini. La politica e i tecnici, invece che nascondere la testa sotto la sabbia – tuona la Spitaleri –  si mettano al lavoro seriamente.  Preannuncio  che il PD, qualora questa situazione di stallo dovesse perdurare, informerà il Ministero e gli assessorati regionali competenti, affinchè si faccia luce sull’uso delle risorse pubbliche e sulla mancata realizzazione di quanto previsto nel progetto finanziato.

Presenteremo immediatamente alla Presidenza del Consiglio una richiesta di inserimento di questo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale, perchè tutti gli attori coinvolti diano in quella sede risposte ed informazioni utili e si possa dibattere e pensare a soluzioni attuabili”. Sulla stessa linea il consigliere di Articolo4, Gabriele Di Grazia: “E’ incredibile come ancora oggi, non si riesca a monitorare e gestire la realizzazione di un’opera pubblica e si rischi un’ulteriore spreco di risorse pubbliche. Non è pensabile che la situazione cui assistiamo adesso sia nata all’improvviso dopo oltre 2 anni dall’inizio del cantiere. Aldilà delle difficoltà dell’impresa ritengo che la parte politica, amministrativa e gestionale dell’Ente abbia dimostrato, anche in questo caso, tutta la sua inadeguatezza. Ora assisteremo al solito rimpallo delle responsabilità che serve solo a tentare di camuffare errori e leggerezze. Articolo 4 – conclude Di Grazia – non può restare a guardare mentre si rischia di consumarsi l’ennesima beffa ai danni della città. Chiederemo, con i colleghi di opposizione, che venga convocato urgentemente un Consiglio comunale sull’argomento”.

Dall’incontro tenuto con la dirigente ing. Pina Leonardi – soggiunge il consigliere Giannunzio Musumeci (Per Un’Altra Giarre) abbiamo appreso con profondo dispiacere e amarezza che i lavori per la riqualificazione del teatro si sono ufficialmente interrotti. Con la precedente amministrazione tutti ci eravamo impegnati affinché si potesse togliere alla nostra città il nomignolo di “capitale delle incompiute”: con questo spirito infatti si ricercarono finanziamenti che ci hanno consentito di ridurre notevolmente le opere incompiute; tra questi finanziamenti vi era quello del” contratto di quartiere” che ci ha consentito di riqualificare sia gli alloggi di via Carducci(già consegnati e molto gradevoli), sia il famoso teatro che da ben 63 anni aspetta di essere inaugurato. A parere di Giannunzio Musumeci “questo teatro sembra non possa vedere luce in quanto, a causa dell’immobilismo o dell’incompetenza di qualcuno, la ditta ha sospeso i lavori. Inoltre non è da escludere che la Regione, a fronte dell’interruzione dei lavori, possa richiedere la restituzione delle somme già erogate per i lavori del teatro o bloccare il milione di euro restante per ultimare tali lavori. Insomma sembra che questo teatro, che doveva essere inaugurato quest’anno in occasione del Bicentenario, stia a cuore a poche persone.

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