Gravina di Catania, blitz dei Carabinieri: in un mini bunker rinvenuti fucili e pistole -
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Gravina di Catania, blitz dei Carabinieri: in un mini bunker rinvenuti fucili e pistole

Gravina di Catania, blitz dei Carabinieri: in un mini bunker rinvenuti fucili e pistole

PLATANIA_GIOVANNI_29011994_3174_ITALIAStanotte, i Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, a conclusione di attività info-investigativa, hanno fatto scattare un vero e proprio blitz nella zona di via Carrubbella dove, con l’ausilio delle unità cinofile, sono state effettuate numerose perquisizioni ed, in una di queste, nella residenza di un pregiudicato catanese, sono state rinvenute e sequestrate numerose armi da fuoco, così elencate:
1 fucile automatico marca Franchi cal. 12 con monocanna mozzata e matricola parzialmente abrasa;
1 fucile automatico marca Benelli cal. 12; 1 pistola semiautomatica cal. 8 mm, marca BBM modello. 315, priva di matricola e dotata di serbatoio;
1 pistola semiautomatica cal. 7,65 marca Astra mod. A-80 dotata di serbatoio, con matricola abrasa e la canna modificata per l’applicazione di silenziatore;
1 pistola semiautomatica cal. 22 marca beretta mod. 948, dotata di serbatoio;
Interno vano bunker1 pistola semiautomatica cal. 7,65, dotata di serbatoio;
1 pistola semiautomatica cal. 7,65 priva di marca e matricola, dotata di serbatoio;
1 pistola a tamburo marca beretta e circa 500 munizioni di vario calibro.
I militari hanno scoperto un mini-bunker, ricavato in una vano sottoscala, che come unico accesso si serviva di un finto mobile – stile appendiabiti – che, abilmente modificato, all’occorrenza, fungeva da porta d’ingresso al locale celato.
Finta Porta appendiabitiIl proprietario, il 21enne Giovanni Platania, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza, con l’accusa di detenzione illegale di armi – anche clandestine e modificate – e munizioni.
Le armi saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per verificarne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi nonché stabilirne la provenienza attraverso il ripristino del contrassegno matricolare abraso.

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