“I lavatoi pubblici di Aci Trezza vennero immortalati nel romanzo verghiano “i Malavoglia”. Purtroppo furono eliminati negli anni settanta ed oggi ne è visibile soltanto una piccolissima porzione, rappresentata da una fontana in pietra lavica”. Così, testualmente, si legge sul sito web della Pro Loco di Aci Castello in merito a quello che resta dell’antico lavatoio che, nella realtà, è abbandonato da anni nell’assoluto degrado come dimostrano le foto del Gazzettinonline qui pubblicate.

Quella che dovrebbe essere una fontana, si trova esattamente accanto all’immobile, al numero civico 179 del Lungomare dei Ciclopi, che ospitava l’Ufficio locale Marittimo della Capitaneria di Catania, importante sede che è stata chiusa perchè l’immobile, proprietà del Comune di Aci Castello, è stato dichiarato inagibile: chiusa questa sede la Locomare ha abbandonato definitivamente Aci Trezza.

Inagibile anche la parte superiore dell’immobile che è la piazza dedicata al grande regista Visconti, piazza “chiusa” dal comune, il 26 luglio 2013, con l’ordinanza numero 112 del sindaco Filippo Drago, ordinanza che, “normalmente” viene ignorata: ci vuole la disgrazia per un intervento risolutivo? Intanto il Comune castellese, in tale degrado, continua ad esporre due targhe, a dir poco tragicomiche, dove si apprende che ci troviamo nella “Piazzetta Antichi Lavatoi di Trezza”.

Ma occorre un capitale enorme per ridare dignità a questo luogo?
In attesa di una risposta si potrebbe iniziare con il ripristino dell’illuminazione elettrica sulla “piazzetta”… O il buio è voluto per nascondere il degrado?

Orazio Vasta