Giarre verso il dissesto. Opposizione boccia il piano di riequilibrio -
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Giarre verso il dissesto. Opposizione boccia il piano di riequilibrio

Giarre verso il dissesto. Opposizione boccia il piano di riequilibrio

Il Comune di Giarre è tecnicamente in dissesto. Il primo default della storia comunale. Ieri sera la proposta di riequilibrio di bilancio con la quale, il 27 luglio scorso, l’Amministrazione comunale ha formalizzato le misure economico-finanziarie per evitare il default, è stata solennemente bocciata dall’opposizione che detiene in Consiglio la maggioranza.  Ma è accaduto molto altro ancora.

L’argomento era approdato ieri, in aula consiliare, dopo una lunga fase procedurale caratterizzata da svariate sedute di Commissione. Quella proposta portava il peso del parere negativo espresso dal Collegio dei revisori dei conti che l’aveva giudicata “inadeguata e da rivisitare”. Il primo cittadino giarrese ieri sera, intervenendo preliminarmente, ha ribadito la necessità di rinviare il punto all’ordine del giorno, chiedendo tempo, così da fornire ampia documentazione per chiarire i nodi di criticità del piano di riequilibrio. Ma la richiesta di rinvio è stata respinta dall’opposizione. Il sindaco Bonaccorsi, visibilmente amareggiato, ha incassato il colpo, annunciando l’intenzione di ritirare la proposta.

Ancora tumulti e l’attacco sferrato dall’opposizione che ha giudicato la procedura di ritiro illegittima in quanto annunciata a lavori consiliari aperti, e ciò non sarebbe consentito dal regolamento del Consiglio. Dopo una sospensione tecnica di circa 30 minuti, il vice segretario comunale Maurizio Cannavò, a tratti smarrito, ha riferito in aula che, dopo avere valutato attentamente il delicato tema con il titolare dell’ufficio, ovvero il Segretario generale Rossana Manno, la proposta di delibera, in ogni caso, non può essere trattata in Consiglio, risultando deficitaria del parere dei Revisori dei conti non ravvisando un giudizio nettamente negativo.

Durissima la reazione del consigliere di opposizione Orazio Scuderi: ancora una “manovra maldestra, priva di motivazioni e comunque incongrua che mi riservo di denunciare alla Procura della Repubblica. Tania Spitaleri, Pd, ha ribadito che il giudizio espresso dai Revisori era ben chiaro. Inequivocabile.  E lo hanno ribadito in due distinti documenti e anche dopo un confronto tra gli stessi Revisori e il sindaco. A questo punto è toccato al presidente del Collegio dei revisori dei Conti, Daniele Fresta, fare piena chiarezza, confermando che “il parere espresso per la proposta deliberativa è negativo. Si tratta di un giudizio incontrovertibile che non può essere interpretato diversamente. Con la seconda nota è stato confermato un parere negativo già espresso, senza peraltro richiedere all’amministrazione di fornire alcuna documentazione probante”.

La seduta è proseguita fino a tarda notte, tra sospensioni e aspri confronti con la precisa volontà dell’opposizione di respingere in aula la proposta di delibera con un voto compatto che ha gelato l’aula consiliare, in piena notte, dopo che era stato dichiarato irricevibile anche un emendamento proposto da Giovanni Barbagallo (scritto a quattro mani con il sindaco a tempo record) nel quale si richiedeva l‘azzeramento delle indennità di funzione di consiglieri, assessori e sindaco.

All’esito del voto negativo alla proposta di riequilibrio, il consigliere Orazio Scuderi ha presentato la mozione incidentale – proposta deliberativa di dichiarazione dissesto, sottoscritta dai consiglieri di Proposta Popolare ed Articolo 4, dando mandato al Servizio finanziario dell’Ente, di predisporre gli atti da trasmettere al Consiglio e al Collegio dei Revisori  di predisporre la relazione da allegare alla proposta deliberativa.

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