Fiera piazza Duomo ridimensionata dal sindaco: il silenzio del direttivo -
Catania
17°

Fiera piazza Duomo ridimensionata dal sindaco: il silenzio del direttivo

Fiera piazza Duomo ridimensionata dal sindaco: il silenzio del direttivo

VIDEO: IL BLITZ IN PIAZZA DUOMO DELLA POLIZIA LOCALE 

Perché il direttivo della Confcommercio tanto incline a trasmettere note stampa, assumere posizioni politiche, talvolta manifestando un atteggiamento non proprio da commercianti ma più di attivisti è rimasto in silenzio dopo che il sindaco Roberto Bonaccorsi, venerdì scorso, ha fatto scattare un blitz  a “sorpresa” della polizia municipale impedendo l’apertura degli stand? Il silenzio dei commercianti e del suo presidente Francesco Candido è assolutamente atipico. Persino Armando Castorina che da ex presidente (e poi aspirante consigliere comunale) ha inondato le redazioni di comunicati stampa su ospedale, parcheggio multipiano, vicenda strisce blu, è rimasto con la bocca cucita. Telefoni spenti e zero commenti su Facebook. Non un solo post. Certo avranno faticato non poco tenere a freno il dito lasciandolo sospeso a pochi centimetri dalla tastiera.

Una vera sofferenza umana comprensibile. Cosa c’è dietro la frattura con il sindaco che ha definito gli stand della mostra mercato Estatè  “non adeguati al luogo dove dovevano essere esposti e facevano sicuramente torto alla lunga tradizione artigianale della nostra città”.

Certo, preservare piazza Duomo da manifestazioni considerate di dubbio gusto e che risultano incoerenti con la piazza e con il contesto storico è certamente condivisibile. Ma la decisione del sindaco sembra celare aspetti anche di natura politica. La dinamica dei fatti presenta molti punti oscuri.  Che il sindaco decidesse venerdì di sospendere la manifestazione era nell’aria. Prevedibilissimo. Tanto più che due giorni prima di decidere di diffidare la Confcommercio, il sindaco in persona si era recato in piazza Duomo ribadendo la necessità di rispettare il decoro della piazza.

Non si comprende, quindi, il motivo per cui, la Confcommercio, deliberatamente, nonostante avesse ben chiaro quali fossero le esigenze del primo cittadino, ha consentito l’allestimento di stand con esposte le mercanzie delle tipologie più disparate e incoerenti: scarpe, prodotti artigianali made in China o India, motoape attrezzata a minirivendita di patatine. Trenini, giostrine e mini lunapark. Insomma di tutto e di più.

Tornando al provvedimento del sindaco per quanto apprezzabile risulta però incoerente rispetto al silenzio assenso nel fare rispettare le regole in tutto il territorio comunale. La “casbah” allestita dinanzi il mercato ortofrutticolo con una serie di sgangherate esposizioni con prodotti made in China, che rende quasi impercorribile la strada, come vogliamo definirla?  E la piazza di Trepunti all’ingresso della città? Trasformata in area concerto di Gianni Celeste, perennemente assediata da camion panini, senza contare che ormai la piazza è stata totalmente “privatizzata”? Quella a chi fa comodo? E il viale Libertà, più simile ad una strada di Tunisi con decine di postazioni abusive di ambulanti? Il decoro urbano in questa zona della città esiste o funziona a zone? E sempre in tema di decoro: i camion-negozio che vendono frutta davanti a chiese, monumenti, strade e piazze del centro, cosa sono? Forse elementi di arredo urbano alternativo per esaltare i 200 anni della storia di Giarre? Gusto contemporaneo?

E, piazza Duomo, infine, il tanto caro “salotto” di Giarre, siamo certi che, nell’era Bonaccorsi, non abbia già ospitato manifestazioni di dubbio gusto? O forse le lattughe e i pomodori dello scorso inverno esposti nel mercato agroalimentare, perché di mercato si trattava, provenivano da via Condotti? Vedremo quanto durerà questo rigore. E se riguarderà  solo piazza Duomo e per taluni organizzatori. Vedremo. E se la Confcommercio, in questa fase, non ha il coraggio di esternare la propria posizione, taluni soggetti di “parte” che somministrano informazioni prezzolate non resteranno a guardare.

 

Potrebbero interessarti anche