Buco Giarre, il sindaco dalla Guardia di finanza -
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Buco Giarre, il sindaco dalla Guardia di finanza

Buco Giarre, il sindaco dalla Guardia di finanza

Scacco. Aveva appena ultimato il proprio intervento il sindaco Roberto Bonaccorsi, mostrandosi cauto nell’ipotizzare uno scenario di dissesto. Il primo cittadino ostentando serenità ha illustrato l’atto di indirizzo al dirigente finanziario, ieri assente per malattia, al quale si richiedeva di avviare una serie di mirate misure per la salvaguarda degli equilibri di bilancio. Poi l’improvvisa doccia fredda che ha gelato l’aula consiliare gremita di cittadini. Un sussulto quando il consigliere di opposizione Orazio Scuderi, avvisato dal collega Giannunzio Musumeci, ha annunciato a sorpresa il recapito, via pec, di una nota con data di protocollo 8 giugno 2015, a firma del dirigente finanziario Letterio Lipari; una mail contenente l’aggiornamento della relazione sulla situazione finanziaria del Comune in risposta all’atto di indirizzo dell’Amministrazione del 29 maggio scorso, notificata, in contemporanea, a tutti i consiglieri esattamente alle 20.39 di ieri sera, in piena seduta di consiglio.

Roba da film di spionaggio. Il contenuto della mail è stato reso noto in aula, tra lo sbigottimento generale, dal consigliere Giannunzio Musumeci, l’unico ad essere informato per tempo. Il ragioniere generale nella nota telematica ha spento ogni speranza di riequilibrio, prefigurando il dissesto. Escludendo soluzioni alternative: “Dai riscontri pervenuti dalle aree emerge che il maggiore fabbisogno attiene a debiti fuori bilancio e alle funzioni e servizi indispensabili, compromettendone l’esercizio. Pertanto – scrive Lipari – non si realizza la fattispecie di temporanea insolvenza per debiti pregressi che non comprimono lo sviluppo delle funzioni e dei servizi indispensabili. Ne consegue che non sussistono le condizioni per poter redigere, e sottoporre al vaglio del Consiglio comunale, una proposta deliberativa di cui al combinato disposto degli artt.153, comma 6 e 193 del D.L.gs 267/2000, motivata su attendibili e fondate previsioni di adeguiate maggiori entrate e di adeguate minori spese, sufficienti a ripristinare gli equilibri di gestione finanziaria del Comune di Giarre”.

Durissima la reazione del sindaco Bonaccorsi che aveva in qualche modo intercettato la mossa. Il primo cittadino strabuzzando gli occhi ha reso noto che mercoledì si era accorto di una presunta manomissione del protocollo informatico verificando l’esistenza di un numero di protocollo assegnato, la presenza di vari destinatari, tra cui la Corte dei Conti e l’anomala assenza di un allegato. Ieri sera quando si è appreso dell’esistenza di una “pec” con data di partenza 8 giugno, il sindaco ha definito quella comunicazione un “illecito”. Secondo il primo cittadino qualcuno ha manomesso il protocollo informatico tanto da avere preventivamente segnalato i fatti alla Guardia di finanza. Stamane il primo cittadino giarrese, insieme con la Segretaria generale Rossana Manno, si è presentato presso il comando compagnia delle Fiamme gialle per rappresentare quanto è accaduto ieri sera in Consiglio comunale.

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