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Elezioni Bronte: intervista doppia in attesa del ballottaggio

Elezioni Bronte: intervista doppia in attesa del ballottaggio

Non si sbilanciano ancora in merito agli apparentamenti politici con le altre coalizioni (accordi che ad ogni modo dovrebbero concludersi proprio nelle prossime ore) i due candidati sindaco, Graziano Calanna (PD) e Salvatore Gullotta (Ncd), che il prossimo 14 e 15 giugno si confronteranno al turno di ballottaggio. Certo la posta in gioco è alta e scoprire frettolosamente, ed in anticipo, le carte potrebbe essere controproducente perché in palio c’è la poltrona da primo cittadino di un’importante piazza politica che per due mandati ha visto al centro della scena l’ex senatore e sindaco uscente Pino Firrarello (che sostiene Gullotta).
– Quali sono le sue sensazioni?
Graziano Calanna: “Sicuramente sensazioni positive e di grande entusiasmo, anche perché i numeri sono incoraggianti e ci danno una grandissima forza per andare avanti con maggiore determinazione rispetto a quella manifestata nel primo turno”.
Salvatore Gullotta: “È chiaro che fare campagna elettorale per chi è all’opposizione è molto più semplice rispetto a noi che abbiamo amministrato, perché ad esempio con la crisi che ha costretto i Comuni ad aumentare le tasse ai cittadini e quant’altro le difficoltà aumentano. Ma devo dire che veramente è andata al di sopra delle nostre aspettative. È segno che la nostra amministrazione non è andata così male e questo ci da speranza per il turno di ballottaggio”.
– Era abbastanza prevedibile che si sarebbe andati al ballottaggio non pensa?
Graziano Calanna: “Sì, sicuramente. La matematica non è un’opinione, bastava guardare il numero dei candidati e il numero presumibile dei votanti per capire che passare al primo turno era impossibile per chicchessia”.
Salvatore Gullotta: “Sì, era nell’aria ed era quello che noi ci aspettavamo. Non ci voleva una laurea in scienze politiche per intuire quello che pensava il paese. C’è stato un dissenso civilmente e democraticamente espresso dal Movimento 5 Stelle che secondo me, ognuno può poi anche non rispettare le idee del M5S o di altre coalizioni, ma non c’è dubbio che questo dissenso è perché ci sono dei cittadini che sono arrabbiati e disgustati da questa politica e vanno a votare M5S, è normale e sotto gli occhi di tutti. Che il dissenso sia espresso in questo modo civile e democratico va benissimo ed è giusto che questo dissenso abbia la rappresentanza in Consiglio comunale, alla Regione o in Parlamento”.
– Con chi si apparenterà?
Graziano Calanna: “Guardi degli apparentamenti non faccio una questione prioritaria, tant’è che a distanza di giorni ancora non ho ancora deciso con sicurezza quest’aspetto. La questione apparentamenti credo vada risolta non solo sulla base numerica, quindi non solo sul risultato e le percentuali ottenute dagli altri, ma soprattutto vada guardata da un punto di vista programmatico, progettuale. Della serie che se pure i numeri fossero a mio favore non potrei mai apparentarmi con chi non pone alla base del proprio agire gli stessi principi che abbiamo posto noi. Ci siamo presentati alla città dicendo che vogliamo cambiare, cambiare le linee essenziali dell’amministrazione introducendo ad esempio i principi della trasparenza e della partecipazione che sin oggi sono stati sconosciuti, sulla base di queste linee abbiamo articolato i singoli progetti (urbanistica contrattata, ufficio di attuazione del piano regolatore generale etc); per cui un eventuale apparentamento sarà deciso non solo sulla base di una questione numerica ma anche e soprattutto sulla base di una questione progettuale”.
Salvatore Gullotta: “Sinceramente non abbiamo pensato a questo genere di cose, ma non perché non si discuta della cosa ma perché non è un problema di apparentamento, coalizione o quant’altro, io ritengo che soprattutto al turno di ballottaggio dove il cittadino va a scegliere tra due sindaci non credo che ci sia qualcuno dei candidati sindaco usciti al primo turno capace di portare alle urne tutti i cittadini che lo hanno votato per fare dare la preferenza all’uno o all’altro al ballottaggio. È una scelta che i cittadini liberamente devono fare. Si troveranno davanti ad una scheda elettorale con due preferenze e sceglieranno il cognome di chi secondo loro, democraticamente e liberamente, può rappresentare meglio di altri il paese. Questo non deve rappresentare né una vittoria per chi vince, né una sconfitta per chi perde, è un giudizio al quale io ed il mio concorrente ci stiamo sottoponendo serenamente, poi qualunque sarà la decisione degli elettori sarà rispettata”.
– Quindi verso chi è orientato?
Graziano Calanna: “ Direi che sto valutando bene”
Salvatore Gullotta: “Si vedrà. Questa cosa degli apparentamenti, della conta dei voti, al ballottaggio non è mai riuscita. La storia insegna, da quando è stata introdotta la normativa del ballottaggio, che ci sono candidati che con gli apparentamenti al ballottaggio vanno poi male. Bisogna invece capire cosa si aspetta la gente da me e cosa si aspetta dal mio concorrente. Bisogna cercare di interpretare la volontà dei cittadini e questa è la cosa più importante, se poi ci sono altri che vorranno aggregarsi al nostro progetto politico le porte sono aperte a tutti senza retaggi e rancori di nessun tipo, si può discutere con tutti dei nostri programmi e completarli perché c’è del buono in tutte le coalizioni. Ci sono state delle belle cose dette da alcuni candidati, altre cose invece che io non condivido come loro non condividono alcune cose di me, ma integrando tutto si potrebbe creare un programma ancora più funzionale che guardi ancora di più a ciò che il paese si aspetta dal futuro sindaco”.

Alice Vaccaro

fonte sito partner siciliajournal.it

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