Acireale, presentato alla città il regolamento per l’uso dei beni confiscati alla criminalità -
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Acireale, presentato alla città il regolamento per l’uso dei beni confiscati alla criminalità

Acireale, presentato alla città il regolamento per l’uso dei beni confiscati alla criminalità

Stamattina nel salone del Palazzo del Turismo di Acireale è stato presentato il Regolamento comunale per la concessione in uso dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, approvato nei giorni scorsi dal civico consesso. In conferenza stampa sono intervenuti il sindaco Roberto Barbagallo, l’assessore al Patrimonio Alessandro Oliva, il presidente del Consiglio comunale Rosario Raneri, il deputato regionale Nicola D’Agostino e il vescovo della diocesi di Acireale Antonino Raspanti. Erano presenti i componenti della giunta, i consiglieri comunali e  le forze dell’ordine cittadine.

«Abbiamo voluto presentare il regolamento alla città, alla stampa e abbiamo voluto farlo insieme con il vescovo e alla presenza delle Forze dell’ordine, perché riteniamo che questo sia un ulteriore passo in avanti del Comune di Acireale verso la legalità. Sappiamo che nel territorio comunale ci sono quattro immobili confiscati, vogliamo che non siano più in possesso della criminalità e siano devoluti alla comunità, non sappiamo in cosa li trasformeremo, ma mi piacerebbe destinarli ad associazioni che si occupano di disabili e meno abbienti», dichiara il sindaco Roberto Barbagallo.

L’assessore al Patrimonio, Alessandro Oliva, che ha incontrato a Palermo la responsabile dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, ha annunciato che sono stati individuati quattro immobili nel territorio comunale acese: una villa nella frazione di Pozzillo e tre appartamenti in uno stabile di Santa Maria Ammalati. L’amministrazione comunale presenterà richiesta ufficiale di assegnazione e i beni saranno incamerati all’interno del Patrimonio comunale.

«Il Consiglio comunale ha partecipato compatto e ha approvato la delibera all’unanimità. Abbiamo voluto presentare l’atto in conferenza stampa per lanciare un messaggio preciso e dare un ulteriore risposta concreta dell’istituzione comunale, dopo gli atti intimidatori subiti recentemente  dal sindaco e dall’onorevole D’Agostino. Questo regolamento ci permette di richiedere l’affidamento dei beni che ricadono nel territorio comunale e di destinarli alle associazioni, enti, cooperative che ne faranno richiesta. Un comitato di valutazione selezionerà i progetti presentati», ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Rosario Raneri.

«È un altro tassello del percorso intrapreso in questa città di ripristino di regole e comportamenti improntati alla legalità e all’uguaglianza. È un regolamento che disciplina la gestione di beni confiscati ai delinquenti che hanno fatto investimenti nella nostra città. Anche questo sarà un segnale che non piacerà a qualcuno, spogliare dei mafiosi di beni che verranno destinati al bene della comunità, per riparare in parte alle ingiustizie che hanno commesso», ha dichiarato il deputato regionale Nicola D’Agostino.

«Di recente ci sono stati segnali precisi di presenze che vorrebbero controllare questo territorio e questo deve farci reagire con l’impegno deciso di ciascuno nel quotidiano. Ogni istituzione deve fare la propria parte fino in fondo dando continuità alla propria azione, io sono qui per dare l’appoggio della comunità cristiana all’istituzione comunale. Ho stimolato l’amministrazione e ho condiviso questo regolamento, l’iter non sarà semplice, ma questo è un segnale importante per portare avanti i valori democratici della nostra città»,ha detto il vescovo Antonino Raspanti.

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