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Catania, processo “Formazione professionale”: Procura e Corte di Cassazione interpretano diversamente il reato

Catania, processo “Formazione professionale”: Procura e Corte di Cassazione interpretano diversamente il reato

Al processo in corso al Tribunale di Catania sulla vicenda della formazione professionale, ieri è stata la volta di tutte le parti civili che si sono associate alla richiesta del Pubblico Ministero di rinvio a giudizio.

Le difese hanno discusso parzialmente, vale a dire termineranno di spiegare le loro memorie alla prossima udienza fissata in data 18 aprile 2015.

Dal dibattito di ieri è emersa una questione giuridica: la Corte di Cassazione ha riqualificato il fatto come truffa aggravata anziché peculato, mentre la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato.

Sulla questione deciderà il GUP (Giudice per l’Udienza Preliminare), con il suo potere di interpretare il fatto e il diritto in modo difforme dalla Corte di Cassazione.

Il GUP potrebbe pronunciarsi già alla prossima udienza del 18 aprile, sopra un reato che sin d’ora è rappresentato diversamente da due autorità giudiziarie, per l’appunto la Procura e la Corte di Cassazione.

Flora Bonaccorso

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