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Randazzo, maxi cartella esattoriale: a maggio la decisione

Randazzo, maxi cartella esattoriale: a maggio la decisione

A un anno di distanza dalla notifica al sindaco Michele Mangione di una maxi cartella per il pagamento di circa un milione di euro (leggi l’articolo Randazzo: non è una “cartella pazza”!) relativo all’estinzione di un vecchio debito erariale contratto dal Consiglio comunale nel 1949 per finanziare l’esecuzione di opere pubbliche inerenti l’attuazione del “Piano di ricostruzione”, nell’intricato contenzioso si registra una novità che alimenta non poche speranze sia negli amministratori locali sia nei malcapitati cittadini che, da parte loro, temono, qualora il Comune dovesse soccombere in sede di giudizio, una stangata per le nuove imposizioni fiscali che potrebbero gravare sulle loro tasche.

Vediamo in cosa consiste questa novità. Dopo l’ingiunzione di pagamento della cartella, nel corso del 2014 il sindaco Mangione conferì a un legale di fiducia il mandato per opporsi al pagamento richiesto dallo Stato, che oggi – ricordiamo – compresi gli interessi di mora e le altre spese ammonta a euro 995.199,98.

Lo scorso dicembre, il giudice della Prima Sezione Civile del Tribunale di Catania, letti gli atti della causa promossa dal Comune di Randazzo nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato di Catania e della Riscossione Sicilia Spa (già Serit Sicilia Spa), “ritenuta, preliminarmente, la sussistenza di gravi motivi per sospendere – allo stato – l’efficacia esecutiva dell’ingiunzione di pagamento impugnata, stante l’esistenza di un “fumus” di fondatezza nelle ragioni addotte dal Comune opponente e tenuto conto del rilevante ammontare dell’atto impugnato”, ha sospeso l’efficacia esecutiva del titolo impugnato rinviando la causa all’udienza del prossimo 19 maggio 2015.

Pertanto un semplice, momentaneo, rinvio della causa per consentire alle parti di addurre in Tribunale ulteriori memorie contenenti precisazioni, documentazione e prove contrarie.

“Quest’anno cade il decimo anniversario dalla consegna alla nostra città della medaglia d’argento al merito civile – dichiara in un comunicato il sindaco Mangione, che aggiunge – speriamo che qualcuno si ricordi dell’ammirevole esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio dimostrato dalla nostra città e soprattutto ne tenga conto anche in questa circostanza per sanare una ferita che certamente Randazzo non si meritava le venisse inferta senza alcuna propria colpa. Ferita che, per tanti versi, sanguina ancora, come la storia di questa super bolletta esattoriale sta ben a dimostrare, dove al danno veramente si aggiunge anche la beffa. E questo non ci sta bene: ecco perché ci siamo opposti e continueremo ad opporci ancora in tutte le opportune sedi”.

Se il sindaco Mangione mira a raggiungere l’obiettivo dell’estinzione dell’esoso fardello puntando anche sul valore simbolico della medaglia d’argento al Merito Civile conferita dal Presidente Ciampi il 25 gennaio 2005, al termine di una pratica avviata dall’ex sindaco Salvatore Agati, sull’argomento interviene il consigliere di opposizione Pillera che dichiara “forse sarebbe il caso di dare una “medaglia all’etica politica” per il comportamento assunto anche in questa circostanza sia dal Sindaco sia dal presidente del consiglio Grillo. Visto che si tratta soltanto di un rinvio, entrambi continuano a non perdere occasione per fare annunci illusori tramite la stampa eludendo i consiglieri comunali che, invece, sono espressione di tutta la cittadinanza, sminuendo anche il valore e l’importanza delle sedi istituzionali. È impensabile – afferma Pillera – che i consiglieri comunali debbano apprendere una notizia riguardante un potenziale maxi debito fuori bilancio, la cui materia è di esclusiva competenza del civico consesso, attraverso un social network. Mi chiedo – conclude – come il sindaco voglia costruire il dialogo e cercare la convergenza con le forze politiche presenti in consiglio comunale con questo atteggiamento reticente, che lo contraddistingue fin dal suo insediamento”.

Gaetano Scarpignato

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