Le cinque giornate del Carnevale Francavillese -
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Le cinque giornate del Carnevale Francavillese

Le cinque giornate del Carnevale Francavillese

Sono iniziate ieri con il veglione del Giovedì Grasso. Grazie all’impegno dell’associazione Pro Loco e di alcuni benemeriti cittadini ed operatori economici, il centro dell’Alcantara non rinuncia, malgrado i tempi di magra, alla sua caratteristica kermesse in onore dell’amato Re Burlone, quest’anno alla “prova del fuoco” per lo spostamento, dovuto a motivi di sicurezza, del “baricentro” delle serate danzanti

Sfidando la “solita” crisi economica e le frequenti allerte meteo di un inverno particolarmente rigido, a Francavilla di Sicilia il Re Burlone continua ad “imperare” in queste giornate a lui dedicate. La cittadina dell’Alcantara gli ha dato il benvenuto ieri sera (Giovedì Grasso) con il primo dei cinque veglioni danzanti, musicalmente animati dal gruppo “Tony Brown e la Banda dello Stoccafisso”. Gli altri quattro si svolgeranno consecutivamente da domani (sabato 14 febbraio) a martedì (17 febbraio).

E proprio nei veglioni sta la principale novità di questa edizione del Gran Carnevale Francavillese: per ragioni di sicurezza (in pratica un edificio pericolante) la location della “balera” all’aria aperta di Via Vittorio Emanuele è stata infatti spostata di una decina di metri, con il palchetto del gruppo musicale montato di fronte all’imbocco di Via Gramsci anziché all’ingresso di Via Notar Silvestri. Un “trasloco” analogo venne posto in essere in un’edizione di una trentina d’anni fa, ma la comunità locale mostrò di non gradirlo molto, abituata com’era a danzare lungo la parte centrale di Via Vittorio Emanuele, più raccolta e riparata dalle correnti invernali. Al momento di tirare le somme di questi suoi festeggiamenti del 2015, dunque, Re Carnevale ci saprà anche dire se oggi i francavillesi sono meno abitudinari e più aperti alle innovazioni.

Le cinque giornate carnascialesche di quest’anno sono organizzate dalla “rinata” associazione “Pro Loco”, guidata dal giovane presidente Claudio Puglisi, con i patrocini della locale Amministrazione Comunale e dell’Unione dei Comuni “Via Regia dell’Alcantara”. Essendo alquanto esiguo il finanziamento pubblico destinato alla manifestazione (intorno ai settemila euro), significativo è l’apporto dato da diversi operatori economici del paese i quali, pur non sponsorizzando l’evento in denaro, stanno mettendo gratuitamente a disposizione degli organizzatori materiali, generi alimentari e merce varia per poter allestire i vari momenti della kermesse.

Oltre allo spostamento del palco, cui prima si accennava, un’altra novità di questa edizione saranno le due sagre gastronomiche in onore dei simboli per eccellenza del “trasgressivo” Carnevale Francavillese, ossia il Baccalà e la Salsiccia, chiaramente allusivi agli organi riproduttivi dei due sessi. Così, al termine delle sfilate in maschera di domenica e martedì prossimi, nell’attesa che inizino i veglioni serali (quindi tra le ore 19,00 e le ore 21,00), Via Gramsci ospiterà la “Festa del Baccalaru” (domenica) e la “Festa da Sosizza” (il Martedì Grasso).

Per quanto concerne gli altri appuntamenti, domani pomeriggio (sabato 14 febbraio) avrà luogo, a partire dalle ore 15.30, il Carnevale dei Bambini (con raduno in Piazza Wojtyla e premiazioni nella palestra comunale di Via Umberto), mentre le sfilate dei carri allegorici e dei gruppi in maschera si svolgeranno a partire dalle ore 16,30 di dopodomani (domenica 15 febbraio) e del Martedì Grasso (17 febbraio). Dati i tempi di austerità, non verranno assegnati premi in denaro, ma solo il gratificante “Trofeo Vainasu”, intitolato ad un indimenticato animatore (al secolo Sebastiano Puglisi) della manifestazione carnascialesca francavillese, peraltro effigiato, in uno dei suoi esilaranti travestimenti, sulla locandina ufficiale di questa edizione 2015.

Ma l’evento “clou” che caratterizza la kermesse carnascialesca francavillese resta la spassosa pantomima della “Cianciùta”, ossia il “solenne funerale” del Re Burlone, emblema della lussuria e della trasgressione, la cui “dolorosa dipartita” viene salutata da “vedove inconsolabili” e “piagnoni biancovestiti” in coda alla sfilata dei carri e dei gruppi del Martedì Grasso.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il fantoccio di Re Carnevale esposto ogni anno dal giovane ristoratore Andrea Rapisardi e, da sinistra, il presidente della Pro Loco, Claudio Puglisi, e gli animatori Carmelo Spitaleri e Ciccino Sciacca

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