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Fiumefreddo, M5S attacca, amministrazione risponde

Fiumefreddo, M5S attacca, amministrazione risponde

imageSi apre il dibattito a Fiumefreddo di Sicilia sulla questione del pagamento delle tasse. Il Movimento Cinque Stelle, infatti, accusa l’amministrazione comunale del sindaco Marco Alosi di non aver ancora inviato ai contribuenti il modello F24 per effettuare il pagamento della seconda rata della Tari, con scadenza prevista per il 15 gennaio 2015.

I pentastellati affermano che “era già successo, in precedenza, con la scadenza della vecchia Tares del 31 dicembre 2013 quando i fiumefreddesi si erano visti recapitare per posta ordinaria, nei primi giorni del gennaio 2014, la nota dell’ufficio tributi con l’allegato F24. Fu un inizio anno davvero di fuoco per l’amministrazione comunale viste le enormi proteste dei cittadini preoccupati per la consegna dopo l’avvenuta scadenza e per gli eccessivi importi. Ma si era corso ai ripari con un avviso di rateizzazione straordinaria”.

“La data della scadenza era proprio quella del 15 gennaio – risponde l’assessore al ramo dott. Angelo Torrisi (nella foto a sinistra) – ma a causa di un problema tecnico di trasmissione dei dati tra i computer abbiamo avuto questo ritardo. Già da ieri, però, è stato risolto e a breve verranno recapitati i modelli F24 per effettuare il pagamento con una nuova scadenza, quella del 15 febbraio 2015 che, ovviamente, non comporterà alcuna maggiorazione nell’importo”.

Per il 2014 il Consiglio comunale, con la delibera n. 95 del 9 settembre 2014, ha stabilito le aliquote, le tariffe e le scadenze. Per quanto riguarda la scadenza della prima rata della Tari del 15 ottobre 2014 molti cittadini si sono visti recapitare dei conteggi non rispondenti al dovuto ma hanno avuto rassicurazioni da parte dell’ufficio che con la rata successiva, in questo caso febbraio 2015, saranno compensate le differenze.

“Stiamo studiando inoltre – prosegue l’assessore Torrisi – la possibilità di riaprire il bando per gli sgravi fiscali, a cui abbiamo destinato un capitolo in bilancio con un tetto massimo di 50 mila euro, per venire incontro alle famiglie in difficoltà economica. Abbiamo ricevuto un numero esiguo di domande e crediamo che prorogando questa possibilità molte altre potrebbero sfruttarla”.

La problematica della macchina amministrativa vede dal 2013 l’impossibilità di aggiornare i dati fiscali dell’ufficio tributi con quelli anagrafici dell’ufficio anagrafe per l’incompatibilità fra i due software utilizzati. Per evitare che in futuro accadano situazioni simili bisognerebbe “unificarli” in modo tale da non incorrere in ritardi, anche se giustificati, come quelli accaduti in questi ultimi 2 anni. Staremo a vedere.

Alessandro Famà

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