Mascalucia, la delicata questione di via delle Zinnie -
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Mascalucia, la delicata questione di via delle Zinnie

Mascalucia, la delicata questione di via delle Zinnie

Nicola Musumarra responsabile della Federcontribuenti di Mascalucia, in una nota-denuncia inviata alla nostra redazione lancia dure accuse al sindaco della città etnea, Giovanni Leonardi, che, a suo dire “favorisce la speculazione edilizia”. Di seguito riportiamo il testo della nota.

pineta cartello per lavori abusivi

foto 1

«Il sindaco di Mascalucia anziché fermare la speculazione edilizia minaccia chi difende gli interessi dell’ambiente e della comunità. Al Comune nessuno ha visto il cartello con il falso permesso a costruire (foto 1), la distruzione di un boschetto (foto 2) e la costruzione di 72 metri di muraglione. Infatti, al Comune di Mascalucia nessuno distingue un edificio pubblico, da un edificio ad uso pubblico, o una scuola pubblica, da una chiesa e da appartamenti privati, un boschetto con alberi di alto fusto da un deposito di pietrame e spazzatura, dove sono stati caricati e scaricati materiali sospetti, anche con un camion del Comune di Catania (foto 3); i lavori di sistemazione del terreno, da uno sbancamento del territorio per un’altezza di oltre due metri; un muraglione di 72 metri con basamento in cemento armato distante dal confine, da un muro di recinzione.

foto 2

foto 2

Il sindaco anziché cercare d’intimidire, provveda a far rispettare la legalità, si rechi in via delle Zinnie di Massannunziata a verificare la presenza del muro della vergogna e del disastro ambientale creato dalla ditta che ha eseguito i lavori. Ditta che, prima ha causato un ”deserto” di pietrame e spazzatura e dopo ha chiesto alla Sopraintendenza BB.CC.AA. un parere favorevole per costruire nel rispetto dei vincoli paesaggistici. Il sindaco cerca di fare approvare al Consiglio comunale la Convenzione e il progetto questa ditta, con le quali si permetterebbe la realizzazione di appartamenti privati nascosti dentro un progetto di costruzione per una chiesa. Infatti su una costruzione di 1244 mq di superficie utile, solo 264 mq sono destinati al culto religioso. Così, anziché reprimere l’illegalità e condannare il disastro ambientale, il Comune di Mascalucia premia i responsabili dei lavori abusivi modificando la destinazione d’uso pubblica della zona, come prevista dal Piano regolatore generale. Gli uffici comunali con la loro istruttoria, ed il sindaco con la sua benedizione, non possono lasciare i consiglieri comunali ad assumersi la responsabilità di approvare una convenzione ”addomesticata” che legittima il disastro ambientale; non possono fare assolvere ai consiglieri comunali il ruolo di ”utili idioti” per favorire la speculazione privata su una zona destinata dal Piano Regolatore Generale per edifici, attrezzature e servizi pubblici.

foto 3

foto 3

Il sindaco finge di aver fatto giustizia con una multa e dopo benedice la speculazione della ditta. Mentre per difendere l’immagine, l’ambiente e il paesaggio di Mascalucia è necessario: condannare la speculazione edilizia che si sta tentando di realizzare; imporre il ripristino della legalità, del boschetto e dell’ambiente naturale distrutto; sostenere i consiglieri comunali che non intendono approvare convenzioni con chi non ha rispettato il vincolo paesaggistico e distrutto l’ambiente, per costruirci sopra sfruttando i vantaggi riservati alle attrezzature e ai servizi pubblici».

Federcontribuenti di Mascalucia

Nicola Musumarra

Servizio curato da Michele Milazzo

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