Riposto, varata l’imbarcazione ristrutturata dai detenuti della Casa Circondariale di Giarre -
Catania
27°

Riposto, varata l’imbarcazione ristrutturata dai detenuti della Casa Circondariale di Giarre

Riposto, varata l’imbarcazione ristrutturata dai detenuti della Casa Circondariale di Giarre

E’ stata “varata”  nello specchio acqueo del primo bacino del porto turistico di Marina di Riposto, l’imbarcazione ristrutturata dai detenuti della Casa Circondariale di Giarre nell’ambito del progetto “Educare navigando”.

Il progetto – attivato tramite il ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – è stato realizzato dalla Casa Circondariale di Giarre e dal Ser.T. di Giarre unitamente alla Lega navale italiana – sezione di Riposto e all’associazione “Il vento di Grecale”, in collaborazione con il Comune di Riposto.

lega navale2I lavori di restauro della piccola barca a vela, affidata alla Lni Riposto, sono stati eseguiti da otto detenuti della Casa Circondariale diretta da Aldo Tiralongo (ben tre i giovani reclusi presenti al varo dello scafo) e l’utilizzo dell’imbarcazione consentirà di favorire l’integrazione e l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati che hanno partecipato al progetto, ma anche di  giovani in difficoltà o a rischio di devianza, accolti all’interno di comunità per minori, strutture di prima accoglienza, comunità per tossicodipendenti, centri aggregativi, disabili psichici e fisici utilizzando quali “strumenti” educativi e terapeutici il mare e la navigazione.

Presenti alla cerimonia il sindaco di Riposto Enzo Caragliano e l’assessore al Mare, Antonio Di Govanni che hanno fortemente sostenuto l’iniziativa, il presidente della Lni Riposto, Giuseppe Pulvirenti, il presidente dell’associazione “Il vento di grecale”, Giuseppe Sorbello, il sindaco Enzo Caragliano e l’assessore Antonio Di Giovanni insieme con una classe dell’Istituto nautico “Luigi Rizzo”.

Soddisfatto, per i positivi risultati del progetto “Educare Navigando”, lo psicologo penitenziario, Salvo Coco: “Grazie a questo progetto gli otto detenuti partecipanti hanno avuto modo di conoscere e apprezzare nuovi mestieri con possibili sviluppi occupazionali. Alcuni dei partecipanti hanno già lasciato il carcere. Desidero ringraziare quanti hanno creduto in questo progetto e fatto sì che si concludesse con ottimi risultati”.

Sulla stessa linea anche il presidente della Lni Riposto, Giuseppe Pulvirenti: “I soci della nostra sezione hanno creduto in questo progetto educativo che utilizza la vela come scuola di vita”. Il sindaco Caragliano e l’assessore Di Giovanni hanno evidenziato come “questo progetto rappresenti per i partecipanti una nuova via di riscatto. Una iniziativa dal forte valore sociale che lascia un segno indelebile nel territorio e che l’Amministrazione ha pienamente condiviso”.

Potrebbero interessarti anche