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Valverde, i primi 16 mesi a guida D’Agata

Valverde, i primi 16 mesi a guida D’Agata

Il Primo cittadino traccia un bilancio, seppure provvisorio, del percorso fatto dallo scorso 10 giugno 2013, guardando con realismo alle prospettive di sviluppo e risanamento futuro

Sindaco D'AgataRosario Giuseppe D’Agata, sindaco di Valverde, eletto il 10 giugno 2013, al suo primo mandato, traccia un bilancio dei suoi primi 16 mesi di sindacatura. Il Primo cittadino esordisce dicendo che «ho trovato in Comune una situazione piuttosto critica. Sulla gestione economica mi sono trovato, ad oggi, a pagare circa 300mila euro di debiti fuori bilancio, che non avevo contratto io, per i quali erano stati presi degli impegni. Ancora non ho completato questa opera di risanamento, cosa che avevo preventivato. Infatti, avendo fatto 5 anni di opposizione in Consiglio comunale, ero a conoscenza di come era stata gestita la fase economica. La cosa che non avevo preventivato o sottovalutato, era la complessa situazione con i dipendenti comunali, perché chi c’era prima di me ha avvelenato tutto, con provvedimenti molto discutibili, dal punto di vista di legittimità. Mi sono trovato con 20 persone che, attraverso una procedura anomala, si erano viste riconosciute un livello superiore, per cui sono stato costretto a ridimensionare tutto».

– Ha trovato collaborazione o resistenza nella struttura comunale in questo suo intervento?

«Cinque segretari comunali che si sono succeduti nella mia sindacatura, hanno detto che si sarebbero dimessi per non dare un parere a confermare l’atto di conciliazione con i dipendenti, che secondo loro è stato un declassamento. Un atto annullato che era nato viziato. Ai 20 sommiamo 19 precari che, a pochi giorni dalle elezioni comunali, erano stati invitati a firmare un contratto finto, che non stabilizzava nessuno. Questo ha frenato l’azione amministrativa, contiamo di appianare tutto. Ho realizzato alcuni tagli della politica, gli assessori percepiscono il 50% delle loro spettanze, il mio compreso. Sono stati eliminati tutti i tipi di consulenza».

– Quali sono stati gli interventi effettuati nel settore del turismo?

«Il turismo si basa sul Santuario che abbiamo in paese, nelle domeniche di maggio attorno al Santuario sono state promosse numerose iniziative per attirare turismo. Abbiamo il Museo delle conchiglie, intitolato a Franco Marescotti, ma da qualche tempo rimane chiuso, era stato dato in gestione alla Pro Loco, abbiamo iniziato un percorso di affido, che dalla prossima primavera sarà operativo in tutto. C’è il progetto del parco sub-urbano che fungerà da attrazione per il turismo».

– Settore Pari opportunità…

«Fra qualche seduta abbiamo programmato in Consiglio comunale, una consulta sulle pari opportunità. Queste ultime non sono solamente il problema dei diritti della donna, ma tante altre cose. Da parte nostra, due assessori su quattro sono donne, ma c’è il problema della disabilità, ce la stiamo mettendo tutta per portare avanti qualcosa, ma scontiamo la miopia del legislatore, che taglia risorse e rimaniamo al palo. In Consiglio comunale abbiamo rappresentanze di persone non normodotati, questo ci aiuta a prendere iniziative».

– E per quanto riguarda il servizio idrico?

«Siamo con Acoset, scontiamo una situazione di condotta idrica obsoleta, grossi problemi non ce ne sono, qualche disservizio si registra nelle zone alte del paese, per questione di pressione. L’Acoset ha promesso che i problemi saranno risolti, con opere di aggiustamenti. A giorni iniziano i lavori per la casa dell’acqua, con bassi costi per i cittadini e l’obiettivo di diminuire bottiglie di plastica».

– Raccolta rifiuti e differenziata…

«Questo è il nostro cavallo di battaglia, abbiamo ottenuto ottimi risultati, aumentando la differenziata, diminuendo la portata nella discarica, stiamo spingendo sul porta a porta, calendarizzando i giorni di ritiro rifiuti. Molte volte abbiamo usato il pugno duro per gli inadempienti alla differenziata. Su tutto, è fondamentale l’aiuto della Regione».

– Controllo del territorio…

«Negli ultimi tempi si sono successi fatti incresciosi, ho chiesto ed ottenuto un rapporto dai carabinieri di San Gregorio, molto disponibili. La realtà di Valverde, che non ha caserma di carabinieri, è più tranquilla di altri Comuni. Stiamo potenziando il sistema di videosorveglianza, per controllare meglio il territorio, anche da parte dei cittadini, il territorio si controlla vivendolo».

– Parliamo di servizi sociali…

«Anche i servizi sociali sono penalizzate dalle risorse scarse e dai tagli dei finanziamenti, ci basiamo sulla legge 238 del 2000, che ci fornisce direttive e risorse. I tagli hanno creato una serie di problemi penalizzando i vari servizi. Nelle scuole i bambini con handicap sono tutti a carico del Comune, l’assistenza domiciliare diventa sempre più difficile, viene difficile trovare risorse. Abbiamo fatto delle iniziative per aggregare gli anziani, con attività di laboratorio, attività teatrale, ed altro».

– E si arriva al punto delicato: il Bilancio.

«Ancora dobbiamo approvare il consuntivo, frutto di due fattori: la serie di debiti che abbiamo dovuto pagare, che hanno dissanguato le casse comunali, con poco margine di interventi, ed il taglio delle risorse, che ci hanno ridotto le fonti di approvvigionamento. Altro fattore, causa la crisi, riguarda le tante persone che non stanno pagando le tasse comunali, le spese aumentano, le entrate vengono meno, anche per minori trasferimenti dalla Regione Siciliana. C’è stato uno stretto giro di vite ai contributi a fiume per le associazioni ed alle feste, molti protestano, con ciò mi sono attirato antipatie. Stiamo cercando risorse private, per quanto riguarda l’organizzazione di feste, rappresentazioni ed altro, il Comune può mettere solo una piccola parte».

Michele Milazzo

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