Trasporto ferroviario, una chimera per la Sicilia? -
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Trasporto ferroviario, una chimera per la Sicilia?

Trasporto ferroviario, una chimera per la Sicilia?

In vista della realizzazione del Contratto di Servizio il presidente del Comitato dei pendolari siciliani, Giosuè Malaponti, presenta alcuni suggerimenti per la Regione

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari SicilianiTrasporto ferroviario ed esigenze reali del territorio sono due concetti che, almeno in Sicilia, sembrano essere sempre più divergenti. Rispetto ad altre regioni italiane la Sicilia paga tutta una serie di ritardi e carenze, sia strutturali che a livello di programmazione. Una situazione di forte marginalità che il Comitato dei pendolari siciliani denuncia da tempo, in tutte le sedi istituzionali, per tramite del suo presidente, Giosuè Malaponti.

«Quale coordinatore dei pendolari siciliani ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario, in una regione come la Sicilia, e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo».

– Contratto di Servizio, a che punto siamo con questo fondamentale atto programmatico?

«Premesso che il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal mio punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’utente” e non il treno della politica. Prendendo spunto dallo scaricabarile tra la Regione e Trenitalia, di fatto la Sicilia non ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario, che, di sicuro, verrà realizzato a giorni e del quale siamo in attesa di essere convocati dall’assessore ai trasporti Nico Torrisi».

– Il Contratto rischia di essere l’ennesima occasione perduta?

«Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana si sta apprestando a realizzare, deve diventare ed essere uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrebbe tenere conto della mobilità sostenibile, e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti. In merito alla realizzazione del Contratto di Servizio desidero, ancora una volta, fare presente che occorre prestare molta attenzione, in quanto Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare».

– Quali sono i punti delicati sui quali Trenitalia starebbe “giocando” a proprio favore?

«Nel nuovo tipo di Contratto che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita all’acquisto del treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia del treno). Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che, negli anni, i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre più allungati, e, per di più, un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!».

– Come funziona la gestione del servizio di trasporto passeggeri?

«Trenitalia, con la sua Divisione Passeggeri Regionale, fornisce il servizio di trasporto ferroviario regionale su tutto il territorio italiano. Le Regioni decidono quali e quanti servizi intendono acquistare, stipulando con Trenitalia un vero e proprio contratto, della durata di 6 anni ulteriormente rinnovabile per altri 6. Con il contratto si definisce la Carta dei Servizi, un sistema di valutazione e monitoraggio della qualità dei servizi».

– Quali sono gli ambiti di intervento programmatico delle Regioni?

«Sono le Regioni a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti ed a fissare nei contratti di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte Regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri».

– Davanti a questo quadro di riferimento, quali dovrebbero essere le azioni a carico delle Istituzioni?

«Alla luce di queste informazioni, ritengo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria ed i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che, giornalmente, è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro. In conclusione, faccio presente che il siciliano-cittadino-utente, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente urgenza e bisogno di un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili, per la loro mobilità nell’Isola».

Corrado Petralia

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