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Zafferana, tenta di uccidere la figlia a martellate

Zafferana, tenta di uccidere la figlia a martellate

Domenica scorsa i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza, una donna di 38 anni per tentato omicidio aggravato dai futili motivi.

I fatti. Erano da poco trascorse le 10 quando al Comando Compagnia di Giarre si presenta una donna, con le mani ed i vestiti macchiati di sangue, che dichiara – in evidente stato di choc – di aver appena ucciso la figlia a martellate nella propria abitazione a Zafferana.  Immediatamente la Centrale Operativa invia nell’abitazione, teatro del grave fatto, personale del 118 e due gazzelle del Nucleo Radiomobile.

In casa viene ritrovata la figlia, 19enne, con gravi ferite alla testa ed alle braccia. I sanitari hanno subito prelevato la ferita accompagnandola al pronto soccorso dell’Ospedale di Giarre: ha riportato diverse lesioni e frattura al metacarpo.  Una settantina i punti di sutura applicati dai sanitari. Nell’immediatezza dei fatti la prognosi era riservata ma è stata sciolta lunedì; ieri è stata dimessa dopo un ricovero in astanteria e i medici hanno stabilito, alla fine,  30 giorni di prognosi.

La vittima  ha raccontato ai carabinieri che la madre, colta da raptus, l’ha sorpresa a letto mentre dormiva. I militari nell’eseguire il sopralluogo sulla scena del crimine hanno trovato riscontro al racconto della donna rilevando numerose macchie ematiche sia sul letto della vittima che sulle pareti della stanza che la ospitava.  I motivi del folle gesto sembrano riconducibili al fatto che la madre non gradisse la relazione intrattenuta dalla figlia con un uomo più grande di lei (ha 29 anni). L’arma, un comune martello, è stata sequestrata mentre la donna è stata rinchiusa nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di tentato omicidio.

 

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