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Giardini Naxos, arrestata collaboratrice domestica “infedele”

Giardini Naxos, arrestata collaboratrice domestica “infedele”

I carabinieri della Stazione di Giardini Naxos continuano la loro quotidiana lotta al crimine nel territorio naxiota con l’obiettivo di garantire l’ordine e la sicurezza nel comune a forte vocazione turistica.
Questa volta i militari hanno tratto in arresto per furto in abitazione una donna Maria Grazia L’Episcopo, collaboratrice domestica di 61 anni, residente a Giardini Naxos ma proveniente dalla provincia di Enna. Un furto in abitazione fortemente condizionato dal rapporto fiduciario creatosi tra il proprietario di casa e la propria collaboratrice domestica. Qui la fiducia è divenuta elemento determinante alla base del reato. La donna infatti da alcuni mesi svolgeva le mansioni di collaboratrice domestica a favore di un cittadino di Giardini Naxos che l’aveva accolta nelle proprie mura anche fidandosi delle ottime referenze proposte da un conoscente. Il padrone di casa non avrebbe mai potuto pensare che carpendo la fiducia accordatale, quella intrusa avrebbe a poco a poco svuotato l’abitazione trafugando alcuni beni di valore presenti nella casa. Orologi e altri monili che come in passato erano stati con fiducia depositati sui mobili dell’abitazione. Così nel corso dei mesi il proprietario di casa aveva perso di vista alcuni suoi oggetti fin quando ha deciso di installare un proprio sistema di videosorveglianza. Dalle immagini si è subito compreso chi fosse l’artefice dei furti ed è per questo che in accordo con la Stazione dei Carabinieri, in occasione dell’ultima sottrazione avvenuta nella giornata di ieri i militari hanno individuato la colf all’uscita dell’abitazione e l’hanno sottoposta a perquisizione personale. Nell’occasione è stata rinvenuta una piccola parte della refurtiva ma la successiva perquisizione domiciliare ha consentito di recuperare orologi, monili ed oggetti in argento trafugati nelle settimane precedenti del valore di circa 2.000 euro. Altri oggetti probabilmente erano già finiti presso qualche “compro oro”. Sono in corso dunque ulteriori accertamenti tesi a recuperare l’intera refurtiva. La donna dopo le formalità di rito è stata accompagnata presso la propria abitazione in attesa della direttissima.

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