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Randazzo e gli orari della discordia

Randazzo e gli orari della discordia

Monta la polemica per un manifesto a firma del sindaco e dell’assessore ai servizi ecologici circa l’orario di conferimento dei rifiuti fuori dalle abitazioni. Previsti richiami e sanzioni per i trasgressori che non differenzieranno i rifiuti correttamente.

imageI rifiuti rappresentano una delle questioni più spinose per ogni comunità. Non soltanto igiene e decoro urbano, raccolta e smaltimento, tassazione e oneri, ma anche un impegno quotidiano per i cittadini, sia nella raccolta differenziata, sia nella calendarizzazione del conferimento fuori porta. Tuttavia, leggendo il manifesto fatto affiggere dall’amministrazione comunale, qualcuno non ha creduto ai propri occhi pensando, addirittura, che fosse uno scherzo.
Nell’avviso il sindaco ha reso noto che dal 13 maggio 2014 “i rifiuti non correttamente differenziati (per tipologia) non saranno ritirati e coloro che differenzieranno impropriamente i rifiuti e/o non rispetteranno la calendarizzazione del ritiro, dopo il primo richiamo, saranno soggetti a sanzione – infine si legge – i rifiuti, posti nel giusto contenitore assegnato, dovranno essere posti fuori dalle abitazioni, davanti al numero civico, non prima delle ore 6 e non dopo le ore 7 di ogni giorno.”
In poco tempo, soprattutto sui social network, è divampata un’aspra polemica sia per la perentorietà dell’orario di conferimento fuori dalle abitazioni, sia per le eventuali paventate sanzioni. Umberto Proietto, ex candidato sindaco alle scorse amministrative, dal suo blog ha criticato duramente il sindaco e l’assessore ai servizi ecologici definendo l’avviso minaccioso e autoritario nei confronti della cittadinanza, come ai tempi della dittatura. “Per i toni usati e per il contenuto dell’avviso, il sindaco Mangione dovrebbe fare le sue scuse formali alla cittadinanza che fino a oggi ha differenziato correttamente i rifiuti, osservandone tutte le prescrizioni – dichiara Umberto Proietto, che aggiunge – ma come faranno i controlli senza un sistema di tracciatura? Pertanto il manifesto è pretestuoso, puerile e incoerente perché rasenta persino l’interruzione di un servizio pubblico obbligatorio”.
Qualche altro cittadino leggendo il medesimo manifesto invece ha storto il naso, come se le parole puzzassero e ha lanciato altre accuse. “Siamo stati tolleranti nel vedere gli operatori mischiare la frazione organica dei rifiuti solidi urbani con quella secca non riciclabile che noi cittadini quotidianamente selezioniamo e separiamo, ma la prossima volta documenterò con fotografie per denunciare pubblicamente la cattiva pratica – dice una cittadina, che aggiunge – non esiste più neppure il servizio sacchetti che Joniambiente forniva gratuitamente”.
Alle critiche e alle accuse non tardano ad arrivare le risposte dell’assessore Lanza, delegato ai servizi ecologici e ambiente. “Per quanto riguarda l’orario, nel manifesto c’è un refuso – dichiara – stiamo per pubblicare un errata corrige, pertanto gli orari di conferimento restano dalle 22 alle 7 dell’indomani. Per il resto – aggiunge – mi sembra doveroso richiamare i nostri concittadini al rispetto del calendario di raccolta e al corretto modo di differenziare i rifiuti per tipologia. Non mi sembra che ci sia nulla di così duro nell’avviso. Dobbiamo assolutamente diminuire il secco residuo che viene conferito quotidianamente in discarica – conclude l’assessore – solo differenziando correttamente i rifiuti potremmo ridurre i costi”. Sull’accusa di conferire in discarica i rifiuti non riciclabili unitamente alla frazione “organico” l’assessore Lanza ammette “fino ad oggi è stato così, ma la scorsa settimana abbiamo firmato un contratto per il conferimento dell’umido con “Sicula Trasporti” – afferma – adesso stiamo attendendo il risultato delle analisi di caratterizzazione sul rifiuto organico prodotto a Randazzo in modo da poter iniziare i conferimenti nelle apposite discariche. Auspichiamo – dice l’assessore – di iniziare i conferimenti presso “Sicula Trasporti” entro una o due settimane la massimo”. Anche sulla questione del servizio sacchetti di plastica l’assessore Lanza dà una risposta. “I sacchetti avanzati dalla gestione Joniambiente sono stati catalogati e inventariati dalla stessa società che al momento è in liquidazione – dichiara l’assessore, che aggiunge – dopo una copiosa corrispondenza, l’altro ieri, finalmente, c’è stata consegnata la nostra quota di materiale, quindi – conclude – provvederemo a organizzare la relativa distribuzione in tempi rapidi, compatibilmente con la funzionalità dei distributori installati nei locali dell’ex pretura che ci sono stati concessi in comodato d’uso, anche se hanno subito seri danni e hanno bisogno di riparazioni; pertanto, stiamo aspettando il preventivo per la sistemazione, sempre che convenga economicamente”.
Non solo una questione economica, ma anche d’immagine e di decoro urbano. Per il sindaco Mangione “una città come Randazzo, che ambisce allo sviluppo turistico, deve offrire ai visitatori, soprattutto in questa stagione e nel centro storico, il meglio di sé e razionalizzare la raccolta dei rifiuti è un dovere anche per gli utenti”.

Gaetano Scarpignato

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