Se non fossimo a Giarre sarebbe solo un paradosso. Ma, trattandosi, per l’appunto, della nostra città purtroppo è solo l’ennesima “perla” di questa amministrazione che continua a muoversi a tentoni, attraverso singolari ordinanze che lasciano di stucco. Da lunghi anni un tratto di via San Matteo, nella parte in cui la strada si restringe diventando un budello, è sistematicamente occupato da quintali di rifiuti.

Gli stessi che in parte si trovano all’interno di un’area comunale, un parco in totale stato di abbandono, all’interno del quale primeggiano decine di vecchi cassonetti dei rifiuti che di certo non sono stati abbandonati dai cittadini, a meno che qualcuno non ne abbia fatto una collezione.

Orbene, con straordinaria fantasia, l’amministrazione, ha deciso di contrastare il fenomeno della discarica permanente sulla strada, chiudendola al traffico veicolare.

Un metodo “alternativo”, giacchè il Comune non può sempre spendere denaro per le operazioni di bonifica. Giusto a metà. Perchè esistono le telecamere e, sulla carta, anche i vigili urbani che potrebbero svolgere un servizio di pattugliamento mirato per evitare tale fenomeno. Ma i vigili sappiamo tutti dove stanno: appena due agenti solo in piazza Duomo. Fine.

La soluzione di chiudere la strada, disposta tramite l’ordinanza n.193/2018 del comandante Maurizio Cannavò, è decisamente surreale. Considerato che Giarre è un immondezzaio perchè, allora, non chiudere tutte le strade: via Teatro, via Carolina, via della Regione,  via Romagna, via Liguria?  Già che ci siamo chiudiamo l’intera città e risolviamo il problema mettendo un lucchetto e due transenne?

Si perchè anzichè completare le rotatorie incompiute o realizzare nuovi percorsi stradali per ottimizzare la viabilità, si chiudono, invece, le strade. Con la somma soddisfazione del sindaco.