Sicilia. Investimenti, risparmio gestito ed export crescono, ma la ripresa è ancora troppo lenta -
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Sicilia. Investimenti, risparmio gestito ed export crescono, ma la ripresa è ancora troppo lenta

Sicilia. Investimenti, risparmio gestito ed export crescono, ma la ripresa è ancora troppo lenta

Nella tappa siciliana del Road Show del Private Banking di Banca MPS, l’evento nazionale  itinerante dedicato all’andamento del settore dei risparmi e degli investimenti delle famiglie italiane, che si è svolta il 13 giugno a Catania, è emerso come i risparmiatori siciliani siano delle solerti “formichine”: dal primo semestre del 2017 sono, infatti, lievitati gli importi accantonati sui conti correnti e sono cresciute le quote di investimenti in azioni e in fondi comuni di investimento, sia contrattuali sia statutari, rispettivamente del 5,1% e del 16,3% rispetto all’anno precedente.

Una piccola parentesi va dedicata agli strumenti di investimento che oggi sono disponibili e consentono un sempre più facile accesso ai mercati finanziari nazionali e internazionali anche a chi esperto non è; grazie, infatti, alle diverse piattaforme di trading online, come 24Option, tanto per citarne una tra le più note e affidabili, un qualsiasi cittadino può avventurarsi nel mondo del Forex e dei Cfd, anche se questi ultimi sono consigliati agli utenti un pochino più esperti, investendo anche piccole cifre e potendo contare sui numerosi strumenti di supporto che le piattaforme stesse mettono a disposizione. Ovviamente ciò ha contribuito in modo significativo ad avvicinare tutti i cittadini, anche quelli economicamente più deboli, a un’attività che fino a non molto tempo fa era riservata ai broker professionisti.

Stiamo. dunque, parlando di un settore che è cresciuto in modo sistematico in ogni angolo dello Stivale, ma le percentuali di incremento registrate in Sicilia cui abbiamo accennato nel paragrafo precedente sono comunque superiori alla media nazionale e sono, quindi, anche segnali di una particolare propensione dei cittadini dell’isola ad accumulare risparmi.

Segnali eccellenti arrivano anche dal settore dell’export, in quanto, a fronte di un incremento nazionale pari al 7,4%, la Trinacria porta a casa un ottimo 30,4% e la provincia di Catania si ferma poco più giù, al 24,6%; a trainare il settore è il segmento dell’agroalimentare che propone prodotti noti in tutto il mondo che da qui partono e raggiungono tutti e cinque i continenti, anche se nel territorio del Catanese sono i computer e i gli strumenti elettronici che partono verso Hong Kong, con il 95%, e i prodotti farmaceutici, con il 76%, che viaggiano verso la Cina a fare la parte del leone.

Veniamo ora alla cattiva notizia, perché, purtroppo, nonostante lo scenario economicamente vivace, vogliamo riportare anche i risultati del Report Sud numero 34, battezzato “Mayday, mayday, il Sud lancia l’allarme  presentato recentemente all’Università degli Studi di Palermo, secondo i quali è sì vero che tutti gli indici che valutano la salute economica e finanziaria dell’isola e di chi la abita sono in costante crescita, ma la ripresa è comunque così lenta che, almeno secondo gli esperti, ci vorranno ancora 10 anni prima di tornare ai livelli del 2007, anno che ha dato il via a quella che è stata, e siamo lieti di poter usare il passato, la più grande crisi economica degli ultimi decenni.

 

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