Tragedia a Catania, esplosione in un edificio in via Garibaldi. Tre le vittime FOTO -
Catania
21°

Tragedia a Catania, esplosione in un edificio in via Garibaldi. Tre le vittime FOTO

Tragedia a Catania, esplosione in un edificio in via Garibaldi. Tre le vittime FOTO

Esplosione a Catania in un edificio di via Sacchero, nel zona del Fortino, nelle immediate vicinanze di via Plebiscito, dove c’è stata una perdita di gas.

Due vigili del fuoco morti e una terza persona trovata carbonizzata: è il primo bilancio dell’esplosione che si è verificata attorno alle 20 di questa sera in una palazzina a Catania secondo quanto ha confermato anche il sindaco Enzo Bianco. I vigili rimasti uccisi dalla deflagrazione sono: Dario Ambiamonte di Catania e Giorgio Grammatico di Trapani (nella foto a destra). Altri due pompieri sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi.

L’esplosione, dovuta probabilmente ad una fuga di gas, si sarebbe verificata al piano terra dell’edificio. Secondo le prime informazioni, la squadra dei vigili del fuoco sarebbe stata chiamata per una fuga di gas e, una volta arrivata in zona, avrebbe tentato di aprire una porta. In quel momento si sarebbe verificata l’esplosione, che avrebbe coinvolto tutta la squadra.

La persone deceduta nell’abitazione sarebbe un sessantenne che viveva nella palazzina e che lavorava come venditore e riparatore di biciclette. Sarebbe suo il corpo carbonizzato trovato in via Sacchero a Catania, dove viveva in affitto. Nello stesso palazzo aveva casa e negozio.  Sulla dinamica sta indagando la procura che tende a non escludere alcuna ipotesi. I primi accertamenti, infatti, hanno evidenziato come la deflagrazione si sia sprigionata dall’interno verso l’esterno, probabilmente a causa della fuga di gas di alcune bombole. Resta ancora da chiarire, però, cosa abbia impedito all’inquilino di aprire la porta o le finestre prima dell’arrivo dei pompieri. Forse potrebbe aver accusato un malore o, al contrario, lo avrebbe fatto volontariamente.

La nota sindacale di USB

Due vigili del fuoco morti, uno in gravi condizioni per un’esplosione di gas a Catania. Sarebbe il momento del silenzio per le vite stroncate di lavoratori che la morte la guardano in faccia ogni giorno. Silenzio oggi, poi faremo sentire la nostra voce per urlare la nostra rabbia, per le condizioni infami in cui siamo costretti a operare.Ma ci stanno togliendo, oggi, anche il diritto al silenzio. Perché non è possibile ascoltare dai Tg e leggere sui siti che proprio le due vittime sarebbero state la causa della loro morte.Non è tollerabile leggere o ascoltare che una squadra di vigili del fuoco chiamata per una fuga di gas sia intervenuta con mototroncatrici (motoseghe) e cesoie per aprire una porta in una situazione di pericolo. Lo capirebbe il più sprovveduto degli sprovveduti, sarebbe come calarsi in un serbatoio di gas con la sigaretta accesa. Chiediamo rispetto per i colleghi morti di lavoro, chiediamo rispetto per l’opera di quelli che chiamate sempre “eroi”, chiediamo rispetto per il vostro stesso lavoro di “professionisti” dell’informazione che così fanno solo disinformazione.
Nessun vigile del fuoco, mai, interverrebbe con quei mezzi in una situazione di pericolo da gas. Il solo pensarlo è offensivo. Scriverlo è delittuoso.

Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco Unione Sindacale di Base

 

*foto in alto da Meridionews

 

FOTO RACCONTO

Potrebbero interessarti anche