Giarre, parco degli Eroi simbolo di degrado e incuria -
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Giarre, parco degli Eroi simbolo di degrado e incuria

Giarre, parco degli Eroi simbolo di degrado e incuria

Un dei tanti simboli del degrado a Giarre. Il “parco degli Eroi” di via Manzoni da lungo tempo è assediato da rovi e sterpaglie. E da rifiuti. Vialetti invasi dalla gramigna. Uno scenario mortificante che offende il decoro. Di una città tutt’altro che viva che impedisce ai residenti di fruire degli spazi interni.

Da lunghi anni si attendono interventi di riqualificazione di questo importante spazio a verde all’interno del quale, una piccola porzione negli anni scorsi destinata a sgambatoio per i cani, si è salvata dall’incuria. Non certo per interesse dell’amministrazione, sua chiaro.

Questo fazzoletto di area, ben curato, e infatti  gestito da una associazione di cittadini che si occupa della manutenzione e della pulizia a garanzia dei frequentatori che portano i propri cani.

Diversamente, invece, gli altri settori del parco comunale versano purtroppo in condizioni di estremo degrado, in una zona ad alta densità abitativa; quasi sommerse dalla vegetazione spontanea, crescita a dismisura, si notano ancora i resti di vecchi attrezzi ludici posizionati sul finire degli anni ‘80 e che testimoniano come il tempo si sia fermato in questo spazio verde comunale.

Vedere per credere. Altalene inagibili, giostrine e altri attrezzi abbandonati ad arrugginire e screpolarsi al sole, quasi fossero dei reperti da preservare e che di fatto rappresentano anche un pericolo per i bambini che frequentano la villetta le cui corsie interne sono invase da rifiuti misti a resti di potature che involgariscono i piccoli sentieri del parco. Decine di bottiglie abbandonate sotto le panchine e cumuli di palme rinsecchite in bella mostra.

Nel parco, poi, sono tangibili i segni delle incursioni vandaliche. Del resto non esiste alcuna vigilanza. Nei mesi scorsi, all’interno del parco comunale, sono stati capitozzati diversi arbusti, alcuni dei quali danneggiati dagli agenti atmosferici e che rappresentavano un potenziale percolo per la pubblica incolumità. E’ l’unico intervento eseguito. Dopo tanti anni.

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