Cittadini furibondi nella frazione collinare giarrese di San Giovanni Montebello per la sospensione del servizio idrico causata da un corto circuito verificatosi venerdì notte mentre imperversava il maltempo che ha neutralizzato l’impianto di sollevamento idrico.

Le reazioni di aperto dissenso si sono registrate quando si è appreso – attraverso una nota istituzionale diffusa dal Comune – che fino a lunedì non sarebbe stato possibile ripristinare l’impianto idrico poichè per la riparazione del guasto si rende necessario reperire un componente.

Dal Comune hanno fatto sapere che, nella fattispecie, si tratta di un tratto di cavo (in gergo tecnico chiamato “frusta”) che collega la cabina Enel con quella del pozzo comunale Bosco che sarebbe stato danneggiato da un ritorno di fiamma.

Nella frazione, intanto, anche questa mattina cittadini e operatori commerciali hanno espresso indignazione per il prolungato disservizio.

Durissima la reazione del titolare di una macelleria. “E’ una vergogna. Una intera frazione è in ginocchio, nessuno dell’amministrazione ha avuto il coraggio di presentarsi. Dov’era l’assessore ai Servizi tecnici, D’Urso. Non si è visto nessuno di loro. Hanno inviato persino un’autobotte con l’acqua probabilmente neppure potabile”.

E a causa della sospensione del servizio idrico anche un ristorante ha dovuto chiudere durante il fine settimana con gravi conseguenze sul piano economico.

E oggi in via precauzionale e per motivi di natura igienico sanitari con ordinanza sindacale è stata decretata la chiusura del plesso scolastico “Rosmini” di via Trinacria a San Giovanni Montebello. Le lezioni riprenderanno normalmente domani.

Il sindaco Angelo D’Anna dal canto suo conferma che i lavori per il ripristino dell’impianto di sollevamento sono in corso di svolgimento e si scusa con i cittadini per il disagio arrecato alla comunità di San Giovanni Montebello.