Giarre, Progetto di finanza condotta adduttrice: bye... bye... E la maggioranza si spacca ancora -
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Giarre, Progetto di finanza condotta adduttrice: bye… bye… E la maggioranza si spacca ancora

Giarre, Progetto di finanza condotta adduttrice: bye… bye… E la maggioranza si spacca ancora

E’ destinato a spaccare la maggioranza (già frammentata dalle lotte intestine interne) lo stop al progetto di finanza per la realizzazione di una rete di adduzione idropotabile e sfruttamento potenziale idroelettrico mediante l’installazione di mini centrali idroelettriche, imposto dall’opposizione.

La V Commissione con il suo presidente Camarda (onnipresente negli incontri su rifiuti e opere pubbliche, salvo poi bloccarsi tre mesi per effettuare i calcoli nella voragine di via Ariosto) ha preso atto che in Consiglio, proprio per le diversificate vedute sul progetto di finanza, sarebbe meglio eliminare dal piano triennale il progetto da 5 milioni di euro, con buona pace dell’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe D’Urso.

La proposta progettuale presentata nei giorni scorsi da un’associazione temporanea di imprese del nord Italia è stata approvata ad agosto con delibera di Giunta e immediatamente inserita nel Piano triennale delle opere pubbliche.

Un passaggio, quest’ultimo, ritenuto in particolare dall’opposizione (consiglieri Leo Patanè e Giannunzio Musumeci, firmatari di una interrogazione) troppo frettoloso, quanto inopportuno, poichè, un’opera pubblica di queste dimensioni e per le sue caratteristiche con ricadute sulla collettività necessita di un approfondimento in Consiglio comunale.

In sede di Commissione, alla vigilia del Consiglio comunale di domani pomeriggio che prevede, tra l’altro, l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, è stato deciso, al termine di una lunga valutazione, di cassare il progetto dal piano triennale.

A tal proposito è stato presentato un emendamento dal consigliere del Pd, Giannunzio Musumeci il cui scopo – afferma in una nota – “è quello di invitare i singoli componenti del Consiglio a riflettere sui reali benefici per l’Ente e quindi di cancellare dall’elenco la proposta progettuale, da 5 milioni di euro, dal piano delle opere pubbliche”.

Secondo Musumeci “restano, infatti, ancora molte ombre e dubbi su questo progetto destinato a vincolare l’Ente per 30anni. Non si escludono, poi, peggioramenti anche nella stessa distribuzione idrica causati proprio dallo sfruttamento energetico dell’adduzione dell’acqua. Si rendono quindi necessarie diverse sedute del Consiglio per analizzare il tema, verificando costi/benefici, e non minute Commissioni, magari coinvolgendo la popolazione, con l’assistenza di esperti di parte”.

Il progetto di finanza per il quale si profila almeno un anno di sabbie mobili, prevede la realizzazione di una condotta di adduzione, della lunghezza di circa 7 km, che collegherà il pozzo comunale “Passo Cavallo” sino al serbatoio di via Luigi Orlando. Un sistema di turbine collegato ad un alternatore, consentirà di produrre energia elettrica, sfruttando i flussi dell’acqua.

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