Coppa Italia: Ct San Pio X 0-0 Giarre. Gialloblù eliminati -
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Coppa Italia: Ct San Pio X 0-0 Giarre. Gialloblù eliminati

Coppa Italia: Ct San Pio X 0-0 Giarre. Gialloblù eliminati

Uno 0-0 che premia i padroni di casa, i quali approdano agli ottavi di Coppa Italia. Il cammino dei gialloblù nella già citata competizione, per via della sconfitta dell’andata con goal di Inserra, si interrompe al primo turno. I sedicesimi di finale, anche quest’anno, sono fatali al Giarre.

Sebbene la formazione di Mirto non sfiguri nelle due sfide contro il Catania San Pio X, in essa emergono dei limiti sotto il profilo della tenuta atletica e della coralità della manovra. L’impianto di gioco infatti è fluido solo a sprazzi. I movimenti senza palla sono carenti e la squadra fatica a salire armonicamente e con dinamismo nelle situazioni in cui la partita lo richiede.

Soprattutto, il Giarre stenta ad uscire agevolmente palla al piede dalla sua metà di campo. Di contro, i biancorossi, nell’arco dei 180 minuti, tra andata e ritorno, mettono in luce la loro consueta capacità di speculare sull’errore altrui ma soprattutto l’abilità di presidiare bene le zone del campo e di ripartire velocemente per prendere d’infilata gli avversari.

Anche se in questa sfida di ritorno il cinismo non li sorregge, gli uomini di Platania, sul sintetico del “Bonaiuto Somma” di Mascalucia, mostrano comunque solidità e propensione ad aggredire in fase di non possesso, rendendo, in alcuni momenti, più farraginosa la manovra ospite. I catanesi inoltre attaccano gli spazi con più convinzione e brillantezza fisica della compagine jonica.

In questo match di ritorno giocato a Mascalucia, i gialloblù di Mirto, compassati nel loro gioco e lenti in materia di velocità di trasmissione della palla, si dispongono con il solito 3-4-3: Colonna tra i pali, Famà mezzo sinistro, Francesco D’Arrigo nel cuore della difesa e Miano mezzo destro. In mezzo al campo, spazio alla coppia Simone D’Arrigo-Lamìa mentre Spampinato agisce da ala destra e Sanfilippo da ala sinistra. In avanti, il reparto offensivo è affidato al tridente composto da Carbonaro, Caputa e Leotta.

Il San Pio X invece si dispone con un 4-3-3, con Di Mauro D. e Musumeci terzini, Pandolfo e Finocchiaro nel cuore della difesa, Sapienza e Santanna in mezzo al campo, Garufi un pò più in avanti e tridente affidato a Ranno, Abate e Conte.

Al 4′ del primo tempo, Lamia serve in verticale Caputa il cui tiro viene respinto forse con l’aiuto di un braccio da un uomo in biancorosso. Immediatamente dopo, su capovolgimento di fronte, l’esterno offensivo destro della San Pio Conte,calcia nei pressi del vertice dell’area gialloblù ma il suo tiro a parabola discendente si perde sopra la traversa.

Al 17′ del primo tempo, sugli sviluppi di una palla inattiva, Conte, tutto solo, lascia che la sfera urti contro il sintetico per poi calciare al volo. La conclusione si infrange contro il palo per poi finire in angolo a seguito di una carambola. Al 19 ‘ del primo tempo, si apre un’autostrada nella difesa gialloblù. Prova ad approfittarne Abate, che, una volta a tu per tu con Colonna, si fa ipnotizzare da quest’ultimo, il quale, uscendo dai pali, respinge il tiro a botta sicura.

Al 33′ del primo tempo, replica il Giarre. Su corner battuto da Leotta, il tiro di interno destro di prima intenzione di Lamia termina di poco sopra la traversa. Al 42′ del primo tempo, Lamia lancia Caputa, il quale si incunea in area e tira, ma il difensore biancorosso Pandolfo sporca il suo tiro in scivolata agevolando la respinta di Romano. Prima della fine della prima frazione di gioco, su punizione del regista gialloblù Simone D’Arrigo, la botta di prima intenzione dell’esterno offensivo sinistro gialloblù Carbonaro, è preda di Romano.

Nella ripresa, l’attaccante esterno gialloblù Salvo Messina rileva Carbonaro. In seguito, l’esterno offensivo biancorosso Conte prova sorprendere Colonna con un tiro dalla distanza, ma questo non si fa sorprendere. Poco dopo, Simone D’Arrigo suggerisce per Lamia con un lancio. Il centrocampista gialloblù viene atterrato in area ma l’arbitro non concede il rigore.

Il Giarre poi effettua tre sostituzioni: Dovara entra al posto del portiere Colonna, Compagno sostituisce Lamìa in mezzo al campo, mentre Curcuruto entra al posto di Spampinato. Al 18′ del secondo tempo, la punizione del centrocampista gialloblù Simone D’Arrigo è preda del portiere Romano. I biancorossi, dal canto loro, nella ripresa, si rendono pericolosi con una ripartenza, ma, su pallone scodellato dalla sinistra, i padroni di casa non riescono ad inquadrare la porta.

Al 22′ del secondo tempo, un pallone in profondità raggiunge Leotta che entra in area e prova a mettere in mezzo la palla con un tiro-assist. Romano però respinge. Nel corso della stessa azione, Caputa prova a confezionare un pallone invitante per i compagni ma l’azione da goal gialloblù sfuma. Al 25’ del secondo tempo, il tiro dalla distanza del centrocampista biancorosso Sapienza, viene sporcato per poi essere deviato in angolo da Dovara.

Successivamente, Salvo Messina si ritrova tra i piedi una palla invitante ma non riesce ad addomesticarla. In seguito, il centrocampista Simone D’Arrigo impegna Romano con una punizione dalla trequarti respinta dal portiere biancorosso. Poi, lo stesso regista gialloblù Simone D’Arrigo, sfiora il goal della domenica con una staffilata dalla distanza che sibila di poco a lato, facendo sussultare i tifosi del Giarre.

Poco dopo, con una veloce ripartenza, il Catania San Pio X sfiora il goal che chiuderebbe il discorso qualificazione. Il neoentrato Inserra però spara alto. In seguito, Leotta, con un tiro-cross dalla sinistra, costringe il portiere locale Romano a smanacciare. Lo stesso attaccante estrerno gialloblù, su un lancio di Simone D’Arrigo, prova ad indirizzare la sfera in porta ma il portiere Romano non si fa sorprendere e neutralizzare la conclusione volante ma centrale di Leotta.

Anche l’esterno Salvo Messina aveva tentato la via del goal ma la sua spizzata di testa non ha trovato lo specchio della porta. Il triplice fischio premia un Catania San Pio X più tonico ma che supera il turno non senza fatica.

Umberto Trovato

 

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