Con provvedimento del  sostituto procuratore Santo Distefano che conduce le indagini sull’omicidio di Dario Chiappone (nella foto sotto), nella tarda mattina di oggi, è stato disposto il fermo di indiziato di delitto nei confronti del giarrese Tuccio Agatino. Lo conferma a Gazzettinonline il proprio legale difensore, avv. Enzo Iofrida.

Come si ricorderà, nei giorni sorsi, la Procura di Catania aveva emesso due avvisi di garanzia relativamente alle indagini sull’efferato omicidio del giarrese Dario Chiappone, barbaramente trucidato lo scorso 31 ottobre in via Salvemini a Riposto con17 coltellate.

L’accusa è di omicidio premeditato. Nel registro degli indagati sono stati iscritti i ripostesi Tuccio Agatino  (nella foto a sinistra) e Salvatore Di Mauro (inteso “Turiddittu”  arrestato nel 2001 nell’operazione “Euroracket”, che nel frattempo si è reso irreperibile, entrambi ritenuti elementi di spicco della criminalità).

La svolta alle indagini è avvenuta nelle scorse settimane quando è stato disposto il sequestro dell’auto di Di Mauro, una Ford Fiesta. Sull’auto i carabinieri del Sis avevano rilevato delle tracce ematiche ed esattamente nei tappetini di stoffa lato passeggero, parte anteriore, accanto al conducente e parte posteriore.

Inoltre sarebbero state trovate delle impronte digitali. Le tracce rilevate confermerebbero che il sangue sarebbe stato calpestato con le scarpe. E nella scena del crimine il sangue sul selciato era presente in grande quantità. Pochi giorni fa, poi, la comparazione delle tracce ematiche al Ris di Messina alla presenza dei legali dei due indagati.

AGGIORNAMENTO:

Nel tardo pomeriggio di oggi, alla presenza del proprio legale, Tuccio Agatino per oltre due ore  è stato sottoposto ad interrogatorio su richiesta del Pm Distefano nel carcere di piazza Lanza a Catania.  Tuccio Agatino, come conferma l’avv.Iofrida ha risposto alle domande del giudice negando con determinazione ogni addebito, non comprendendo le ragioni delle accuse contestate precisando peraltro di non conoscere la vittima.

Il fermo del pubblico ministero ha la durata di 48 ore, alla scadenza dei quali, lunedì prossimo, quando nel frattempo avverrà l’interrogatorio di convalida il Gip dovrà esprimersi sulla conferma o meno della misura cautelare in carcere.  Sul fronte delle indagini intanto si apprende che le ricerche proseguono attivamente per l’altro indagato, Salvatore Di Mauro, di fatto irreperibile da oltre un mese. Stamane, si apprende, i carabinieri avrebbero effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’uomo.