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Sant’Alfio: quasi 4.000 persone per i tre Santi

Sant’Alfio: quasi 4.000 persone per i tre Santi

Una devozione intercontinentale, poichè oltrepassa gli oceani raccordando territori distanti tra loro. Non conosce frontiere il sacro fervore che accende di passione il culto per i martiri Alfio, Cirino e Filadelfo. Quando i festeggiamenti in loro onore impazzano, un unico palpito a tinte siciliane vibra sotto tre bandiere di nazionalità diversa (italiana, australiana e statunitense).

Ciò si traduce nel seguente fenomeno: una buona fetta di emigrati siciliani negli Stati Uniti e in Australia si riconosce in una koinè (lingua comune), la quale è rappresentata non solo dal dialetto siciliano ma anche dalla fede verso i santi Alfio, Cirino e Filadelfo. Dunque la devozione verso i tre santi, unita al dialetto e al coacervo di tradizioni gastronomico-popolari siciliane, assurge a privilegiato strumento di coesione tra i siciliani trapiantati all’estero e quelli ancora residenti in Sicilia.

La condivisione con i siciliani esulati altrove, delle fasi più toccanti dei festeggiamenti in onore dei tre santi, costituisce per la comunità di Sant’Alfio un momento ammantato di sacralità. La parola chiave di questo fenomeno di ricompattamento è senza dubbio “lingua”. Non per un caso, la lingua fu la parte del corpo che venne strappata ad Alfio in occasione del martirio. E quella stessa lingua, secondo la leggenda, compì a Lentini il prodigio di eseguire tre balzi formando tre voragini equivalenti ad altrettanti pozzi.

La chiesa della Fontana di Lentini fu il sito nel quale avvenne il predetto miracolo. Essa infatti sorse proprio a seguito del prodigioso accadimento rappresentando la sede del picco devozionale più alto per la comunità lentinese. Nel giorno della festa in onore di Sant’Alfio, l’acqua sale di livello fino a traboccare dal pozzo in cui, secondo la tradizione, sarebbe caduta la lingua del Santo. La festa in onore dei tre Santi non abbraccia però soltanto Sant’Alfio “A’ vara” e Lentini, (quest’ultima, sede del martirio dei tre giovani fratelli), ma anche la località di Trecastagni (denominazione derivante dal latino “Tres casti agni” e dunque riferita ai tre giovani defini “Tre puri agnelli”).

A Trecastagni, secondo l’agiografia, una donna pietosa donò ai tre fratelli tre castagne che loro piantarono nel terreno. Il predetto luogo, fu uno dei paesi che Alfio, Cirino e Filadelfio percorsero durante il loro tragitto verso Lentini, sede del martirio. Sant’Alfio “A’ Vara” fu una delle località che conobbe il passaggio dei tre fratelli originari di Basta (antico nome di Vaste, frazione del comune leccese di Poggiardo), dove, secondo la tradizione, si sollevò un vento che liberò i tre santi dalla trave che portavano sulle spalle. A ordinare il martirio fu Tertullo, al termine di un periodo in cui i Santi furono vessati per non aver ottemperato all’editto dell’imperatore Decio, in ordine al quale occorreva offrire dei sacrifici alle divinità romane.

Insieme a Vaste, in provincia di Lecce, le località messinesi di San Fratello, Sicifi e Mirto, sono altri luoghi in cui ferve la devozione per Alfio, cui fu strappata la lingua, per Filadelfo, arso sulla graticola, e per Cirino, immerso nell’olio bollente. I festeggiamenti svoltisi a Sant’Alfio in onore dei tre Santi martiri, sono stati scanditi dalla presenza di sei statunitensi di origine siciliana: Peter Messina, Mike Fusco, Joe e David Midolo, Tony Bruzzese, Orazio Garozzo, Joe Bella e John Capriole.

Essi, residenti a Lawrence nel Massachussets, sono i membri della “Saint’Alfio’s Society”. Essi, su impulso di Alfio Bonaccorsi,uno dei primi fondatori della società, si prodigano al fine di consolidare la tradizione di onorare i tre Santi anche negli Usa, dove, in occasione della festa del lavoro in programma la prima domenica di settembre, vengono celebrati. Lawrence però non è l’unica località statunitense teatro dei festeggiamenti in onore dei tre Santi: Swedesboro nel New Jersey e Omaha nel Nebraska, sono altri centri in cui divampa il fuoco dellaLa devozione in onore dei tre martiri. Tale senso di fede verso i tre giovani si estende anche all’Australia ed in particolare a Silkwood, situata nel nord del Queensland e a Sydney.

Per impreziosire la ricorrenza dei festeggiamenti in onore dei tre Santi, Antonino La Spina, Presidente della Pro Loco di Sant’Alfio e dell’Unpi (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), ha allestito una mostra fotografica all’interno della sede delle paese etneo. Essa mette a fuoco i momenti di maggiore devozione vissuti nei vari paesi in cui si vive il fervore religioso verso i tre Santi.

All’interno di questa mostra viene dunque esaltata la sacralità del rito in onore dei santi. Entusiasta per la festa in nonore dei tre Santi, Alfio Nicolosi, assessore alla cultura di Sant’Alfio: “Questa ricorrenza, scandita dalla presenza di quasi 4.000 persone, si è svolta nel segno del consolidamento e dunque della salvaguardia delle tradizioni locali. I festeggiamenti solenni sono stati concepiti con parsimonia ed eleganza. Mi preme ringraziare i violinisti Angelo Di Guardo e Antonio Macrì, che hanno allietato i presenti prima dell’esibizione dell’orchestra e del coro, così come ringrazio le famiglia Casella-Pennisi per aver organizzato l’evento in maniera impeccabile”.

Umberto Trovato

 

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