Giarre, la Corte dei Conti accusa il Comune di omissione -
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Giarre, la Corte dei Conti accusa il Comune di omissione

Giarre, la Corte dei Conti accusa il Comune di omissione

La Corte dei Conti torna a scrivere al Comune di Giarre ravvisando una serie di gravi inadempienze riguardo la legittimità e regolarità della gestione a cominciare dalla verifica dell’adeguatezza funzionale e dell’effettivo funzionamento del sistema  dei controlli interni, valutazione degli strumenti diretti a verificare la coerenza dei risultati gestionali rispetto agli obiettivi programmati, verifica dei principali vincoli normativi di carattere organizzativo, finanziario e contabile.  E numerose altre rilevazioni e monitoraggi.

Tale questionario, contenente tutte queste informazioni, doveva essere trasmesso entro il termine del 30 aprile 2016 durante la gestione commissariale ma così non è stato.

Le informazioni richieste dai magistrati contabili sono state poi trasmesse dall’amministrazione D’Anna il 30 giugno scorso, ma gli uffici, erroneamente hanno trasmesso il referto annuale solo alla Sezioni delle Autonomie della Corte dei Conti a Roma e non a Palermo.

Di tale errore il Comune di Giarre si è poi ravveduto solo il 6 dicembre scorso. Il Collegio, pur tenendo conto delle giustificazioni fornite dal sindaco del Comune di Giarre, ha rilevato che la deliberazione aveva stabilito specifiche disposizioni appositamente trasmesse agli enti locali, al fine di consentire la verifica sul funzionamento dei controlli interni attraverso l’esame del referto annuale.

“Pertanto – si legge nella nota della Corte dei Conti – la mancata trasmissione del referto non soltanto ha disatteso quanto disposto nella deliberazione n. 67 del 2016 ma ha anche impedito l’espletamento del controllo così come stabilito dal testo unico degli enti locali”.

Tuttavia, il successivo e tardivo rinvio del referto da parte del Comune di Giarre ha consentito di evidenziare gravi carenze principalmente riconducibili al mancato espletamento di diversi tipi di controllo resi obbligatori dalle disposizioni di legge che regolamentano la materia.

“E’ possibile, pertanto accertare – sottolineano i magistrati contabili – che il Comune di Giarre, nell’esercizio 2015, non ha attuato il controllo di SALVO VITALEgestione, il controllo strategico, il controllo sugli organismi partecipati e il controllo di qualità dei servizi”.

Il vice sindaco e assessore al Bilancio Salvo Vitale afferma che “la delibera della Corte dei conti attiene a quelli che sono i controlli interni nell’ambito degli enti locali, la scadenza per l’invio del questionario era il 30 aprile 2016, nessuno, evidentemente si è preoccupato, il commissario in particolar modo, di presentare questa informativa ai magistrati contabili.

Il questionario è stato poi trasmesso dall’amministrazione D’Anna il 30 giugno. Per errore, però, gli uffici l’hanno trasmessa solo alla sezione delle Autonomie a Roma e non a Palermo. Quando è stata scoperta questa incongruenza a novembre, la nota è stata nuovamente inviata al giusto indirizzo. Tuttavia tale ritardo ha indotto  la Corte dei conti a considerarla una grave omissione”.

Riguardo alle criticità evidenziate Vitale ricorda che né ad “aprile che giugno si era a conoscenza dei numeri, considerato che il Bilancio previsionale del 2015 è stato approvato solo a novembre scorso”.

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