L’Alcantara “violentata” dal maltempo -
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L’Alcantara “violentata” dal maltempo

L’Alcantara “violentata” dal maltempo

Le intense piogge di avantieri hanno messo letteralmente in ginocchio i Comuni della Valle. A Francavilla la piena del fiume ha devastato la condotta idrica, facendo rimanere a secco, non si sa ancora per quanto tempo, i rubinetti del paese. Seri rischi anche per il depuratore di Taormina e per i servizi Enel a causa di un traliccio danneggiato dal “furore” delle acque

Anche nella Valle dell’Alcantara condotte idriche e depuratori sono stati, negli anni passati, congegnati ed installati senza tenere conto dell’impensabile recrudescenza delle condizioni meteo che si sarebbe verificata nelle successive stagioni invernali (a seguito, probabilmente, delle “violenze” perpetrate dall’uomo contro Madre Natura).

Così, da ieri pomeriggio, a causa delle violenti piogge del giorno prima sono “a secco” i rubinetti dei cittadini di Francavilla di Sicilia, ed è probabile che lo rimangano per un paio di giorni ancora.

La piena del fiume Alcantara, inoltre, ha arrecato seri danni al depuratore che serve i Comuni di Taormina e Giardini Naxos nonché ad un adiacente traliccio dell’Enel, il cui malaugurato crollo potrebbe determinare un generale “black-out” elettrico in tutti i paesi del vasto comprensorio taorminese-etneo.

«Almeno stavolta – dichiara il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea – la colpa del disagio dell’interruzione dell’erogazione idrica ai nostri concittadini non è da addebitare ad inefficienze dell’impianto comunale, bensì alle eccezionali avversità atmosferiche che hanno fatto ingrossare il fiume Alcantara fino a colpire, provocando una grossa perdita, la condotta di adduzione del pozzo di contrada Bragaseggi ed i serbatoi di contrada Cucco. Adesso si tratta di intervenire su ben cinque chilometri di condotta e, pertanto, non possiamo promettere nulla sull’immediato ripristino dell’erogazione idrica. Per questo presumibile paio di giorni di disagio, comunque, abbiamo allertato la Prefettura e la Protezione Civile affinché, con i rispettivi uomini e mezzi, si mettano al servizio della comunità francavillese per i necessari approvvigionamenti di acqua».

A Francavilla di Sicilia i rubinetti “a secco” sono stati preceduti, la notte prima (quella tra domenica e lunedì scorsi), dal “solito” black-out” elettrico, che ha anch’esso causato notevoli disagi alla popolazione locale. E’ vero, infatti, che la notte solitamente non si lavora, ma ci sono pur sempre tanti anziani che hanno bisogno di accendere gli interruttori per recarsi in bagno (ci risulta che qualcuno di loro, nel buio, è caduto a terra) o che vengono tenuti in vita da macchine alimentate dalla corrente elettrica.

«E’ ormai risaputo – si giustifica al riguardo il primo cittadino francavillese Lino Monea – che a causare questi black-out è la nostra fatiscente rete elettrica comunale. Ma anche ieri notte siamo intervenuti prontamente (la luce è infatti tornata nelle prime ore della mattinata) ed entro i limiti di tempo consentitici dalla rigorosissima normativa in materia, che impone l’adozione di ben precise misure di sicurezza per chi deve mettere mano ad impianti elettrici di una certa pericolosità. Il resto – conclude polemicamente il sindaco di Francavilla – sono le solite critiche gratuite e qualunquistiche affidate ai social network…».

Rodolfo Amodeo

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