Ci risiamo. Come per gli scrutatori del Referendum rischia di trasformarsi in un nuovo caso politico la selezione dei quattro avvocati che faranno parte del pool legale del Comune. Un metodo, quello del bando esterno, perfettamente coerente con quanto previsto nel tanto decantato programma elettorale del sindaco D’Anna che aveva preannunciato una selezione di legali interna, pescando tra le risorse in forza all’Ente. Ma tant’è.

Ieri sono stati resi noti sul sito istituzionale del Comune di Giarre, i verbali relativi alle selezioni dei 4 avvocati. Dalla griglia risultano avere ottenuto il migliore punteggio l’avvocato Giuseppe Conti, al primo posto con 65 punti, Rudy Grasso con 62,5, a pari punti, al terzo posto, l’avvocato Agata Katy Leonardi e al quarto posto l’avv. Mario Leotta con 60,5 punti. Dal verbale risultano, poi, esclusi dalla selezione, in quanto assenti al colloquio, cinque candidati: Adriano Cavallaro, Annalisa Mudò, Gaetana Maria Musumeci, Paola Strano e Rosaria Barbara Torrisi.

Orbene, il primo degli esclusi eccellenti, classificatosi al quinto posto con 58,5 punti, è l’ex consigliere comunale, avv. Tanino Cavallaro, vicino al sindaco sin dai tempi di Insieme Persone e già pupillo dell’ex assessore Giuseppe Donzello.

Allo stato l’amministrazione non ha ancora predisposto le apposite determine di incarico e non sono escluse sorprese con possibili scivoli della graduatoria. Infatti, come si evince da un primo verbale del 18 novembre scorso, redatto in sede di selezione per titoli, la commissione esaminatrice aveva ammesso con riserva alla successiva selezione per colloquio i candidati Giuseppe Conti (che figura al primo posto dell’attuale graduatoria) e Adriano Cavallaro, quest’ultimo ritiratosi prima del colloquio del 24 novembre scorso,  per l’esistenza di pendenze giudiziarie in cui è parte il Comune di Giarre. Si attende, pertanto, lo scioglimento di tale ammissione con riserva.

Intanto, l’avv. Tanino Cavallaro (nella foto a destra), fa sapere  che, “nel caso in cui dovesse essere confermata l’attuale griglia di selezionati, non esclude di chiedere la revoca in autotutela del provvedimento di assegnazione degli  di incarichi”.