A Castiglione “rivive” William Butler Yeats -
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A Castiglione “rivive” William Butler Yeats

A Castiglione “rivive” William Butler Yeats

Il grande poeta irlandese, insignito del Premio Nobel per la Letteratura ed appassionato estimatore della Sicilia, verrà celebrato per due giorni nel Comune etneo nell’ambito della ricorrenza del trentesimo anniversario del gemellaggio con la cittadina di Killarney

In occasione del trentesimo anniversario del gemellaggio tra Castiglione di Sicilia e la città di Killarney, capitale del turismo irlandese, domani e dopodomani (venerdì 6 e sabato 7 maggio) il Comune etneo ospiterà, presso il Castello di Lauria, una mostra sulla vita e le opere del grande poeta irlandese William Butler Yeats (1865-1939), insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1923.

Il sindaco di Castiglione, Salvatore Barbagallo, ha entusiasticamente accolto tale iniziativa, convinto che la cultura possa rinsaldare i legami d’amicizia tra i popoli, ma anche intensificare gli scambi economici.

Quest’anno, peraltro, ricorre anche il trentesimo anniversario dei gemellaggi tra istituzioni siciliane ed irlandesi, come il Comune di Bronte e Drogheda, Gangi e Clonmel, Vizzini e Carlow e l’Oasi di Troina con Cheeverstown House di Dublino. A tal fine, a parte la mostra sul poeta irlandese, il prof. Enzo Farinella, direttore di “Casa Italia Cultural Centre” di Dublino, presenterà domani (venerdì 6 maggio) alle ore 17.30 i suoi libri sui santi, i monaci e gli studiosi d’Irlanda.

William Butler Yeats venne in Sicilia due anni dopo aver ricevuto il Premio Nobel. Con la nostra isola e, più in generale, con l’Italia il poeta irlandese ebbe una particolare relazione. Nato a Dublino, morto in Francia e sepolto nel Nord Ovest dell’Irlanda (a Sligo), questo grande poeta ha influenzato la letteratura europea per molti anni.

Nel 1925 arrivò in Sicilia, di cui ammirò la bellezza e la classicità visitando Siracusa e Taormina. Yeats era allora Senatore del Libero Stato Irlandese, costituito appena tre anni prima.

Durante il suo soggiorno siciliano, Lucio Piccolo, poeta ed esoterista vissuto tra Palermo e la cittadina messinese di Capo d’Orlando, ebbe l’onore di fargli da guida, condividendo con lui la passione per la poesia mistica, che lo portò ad intrattenere con Yeats intensi rapporti epistolari. Ed è stato sempre Piccolo, con la sua cultura alchemica e misterica, ad introdurre il cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del celebre romanzo storico “Il Gattopardo”, nel mondo di Yeats.

Rodolfo Amodeo

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