Omicidio San Giovanni Montebello: domani udienza convalida -
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Omicidio San Giovanni Montebello: domani udienza convalida

Omicidio San Giovanni Montebello: domani udienza convalida

imageÈ in programma per domani alle 15.30, dinanzi al Gip Anna Maggiore, nel carcere di piazza Lanza, l’udienza di convalida dell’arresto del 64enne Isidoro Garozzo, il pensionato di San Giovanni che venerdì, al culmine di una violenta lite con l’amante della figlia, gli ha esploso contro cinque di pistola cal. 6.35, quattro dei quali hanno perforato il torace della vittima, il 48enne Enzo Patanè (nella foto in alto).

I legali dell’omicida, gli avvocati Francesco e Lucilla Trombetta, solo dopo la convalida decideranno quale strategia difensiva portare avanti. E sempre dopo l’udienza di domani sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Vincenzo Patanè, anche se, si apprende, nella sala mortuaria del Cannizzaro di Catania, dove si trova attualmente la salma, è stata già eseguita una prima ispezione cadaverica.

Intanto nella frazione giarrese di San Giovanni Montebello i residenti non si capacitano per l’accaduto e in tanti ribadiscono che la vittima non meritava una fine cosi tragica.  Enzo, cosi come lo conoscono gli amici del bar Etna di viale Trinacria, chiuso per lutto (foto sopra), era una persona taciturna che frequentava poco la piazza del paese, per lo più, per via della sua passione per le auto da corsa si recava in alcune officine di Macchia per l’elaborazione dei motori delle sue auto da corsa, una Fiat 127 ed una Fiat 600, con le quali gareggiava in diverse competizioni automobilistiche locali.

imageAnche l’omicida è molto conosciuto in paese. Isidoro Garozzo, per lunghi anni infermiere al Vittorio Emanuele di Catania, aveva la passione della caccia. Ma anche quella di coltivare. Per questo aveva scelto, da pensionato di fare il mezzadro per conto di una nobile famiglia, proprietaria di svariati terreni nella zina compresa tra San Giovanni e contrada Dispensa nuova, a Sant’Alfio.

* nelle foto il centro abitato di San Giovanni Montebello, il bar Etna, di proprietà del cognato della vittima, chiuso per lutto.

 

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