Approfittano del corteo pacifico Pro Pal e causano violenti scontri: misura cautelare per 4 -
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Approfittano del corteo pacifico Pro Pal e causano violenti scontri: misura cautelare per 4

Approfittano del corteo pacifico Pro Pal e causano violenti scontri: misura cautelare per 4

Nelle prime ore di oggi su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania, nei confronti di 4 soggetti R.A. del 2002, L.A. del 2005, M.F. del 1973, F. M. del 1986, tutti residenti a Catania.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP – ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna – sulla base dei gravi indizi raccolti, i predetti sono indagati a vario titolo, in concorso tra loro, e con altri soggetti in via di identificazione, dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e per alcuni, anche di oltraggio, con l’aggravante di aver commesso il fatto in più persone riunite, in occasione di una pubblica manifestazione, e con l’utilizzo di corpi contundenti. Nell’ambito del medesimo procedimento risultano altresì indagati altri cinque soggetti.

Il provvedimento restrittivo in parola scaturisce da investigazioni, di tipo tradizionale, coordinate da questo Ufficio e svolte da personale specializzato della DIGOS di Catania, della Sezione Antiterrorismo, a seguito degli episodi di violenza avvenuti in occasione della manifestazione del 22 settembre scorso.

In particolare, la mattina del 22 settembre scorso, nell’ambito di una mobilitazione nazionale si è svolta una preavvisata manifestazione con corteo che ha visto la partecipazione di circa 8000 persone che hanno percorso le vie del centro storico cittadino, fino a raggiungere il Porto di Catania.

Il corteo, raggiunto il luogo di conclusione della manifestazione, dove era stato altresì allestito un preciso servizio di ordine pubblico per evitare un blocco alle attività portuali, ha tentato di superare il presidio e, anche in ragione della presenza di molti studenti e organizzazioni sindacali, con la finalità di contenimento e gestione del rischio, gli è stato consentito di percorrere, all’interno del porto, un ulteriore tratto.

Una volta arrivati al punto concordato mentre la stragrande maggioranza dei manifestanti si allontanava, ritenendo conclusa la manifestazione, uno spezzone del corteo, composto prevalentemente da elementi riconducibili ai locali centri sociali, avanzava arrivando al contatto fisico con il dispositivo di ordine pubblico predisposto in prossimità della sede della Capitaneria di Porto.

Non potendo forzare il dispositivo di polizia, circa 200 manifestanti si sono diretti verso via Dusmet determinando l’occupazione della sede stradale per diverse ore con conseguente blocco del traffico veicolare e paralisi della circolazione urbana.

Una volta giunti all’altezza dell’ingresso del porto lato faro Biscari, si è registrata la fase più critica dell’intera manifestazione in quanto un nutrito gruppo di manifestanti, alcuni dei quali, armati di aste e bastoni, hanno cercato con violenza di sfondare il presidio posto all’ingresso del porto, mettendo a rischio l’incolumità degli operatori e la tenuta dell’ordine pubblico.

In tale circostanza, oltre a utilizzare oggetti contundenti per colpire gli operatori di polizia, determinando il ferimento di due funzionari di polizia, colpiti al volto e ad una mano, urlavano frasi oltraggiose del tipo “… merde andate via, dovete morire, fateci passare schiavi, toglietevi o vi ammazziamo…”.

Gli Agenti della Digos hanno avviato una analisi minuziosa dei filmati e delle riprese effettuate dalla Polizia Scientifica, isolando man mano quei frame che fornivano particolari importanti, per le identificazioni dei responsabili dei fatti sopra descritti. Gli agenti della Digos hanno fornito alla Procura Distrettuale di Catania elementi certi per l’identificazione di alcuni degli autori delle azioni di resistenza a p.u. e lesioni nei confronti del personale di Polizia, consentendo così la richiesta di misure cautelari al Gip.

Nell’ordinanza cautelare il Gip evidenzia che gli indagati, destinatari delle misure cautelari “….denotano una propensione alla violenza, anche approfittando di manifestazioni pacifiche, che nel caso in esame si è estrinsecata nella indebita violazione del percorso concordato e nella successiva forzatura dei presidi di ordine pubblico predisposti dalle forze dell’ ordine, cui si è accompagnata la condotta violenta, avendo costoro ingaggiato scontri e colluttazioni con gli operanti…”.

Ed ancora il Gip “…l‘intento di questi soggetti di venire in contatto violento con le forze di polizia, forse anche al fine di rendere più eclatante la loro partecipazione al corteo anche al prezzo della commissione di condotte penalmente rilevanti che, peraltro qui rilevano solo nella misura in cui hanno compromesso l’incolumità fisica di 8 appartenenti alle forze di polizia e abbiano quindi impedito a costoro l’adempimento dei doveri del loro ufficio”.

I 4 soggetti destinatari del provvedimento, sono stati tutti raggiunti in data odierna dagli agenti della Digos, per la notifica degli atti e il relativo fotosegnalamento.

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