I numeri parlano chiaro e suonano come un campanello d’allarme: su quindici progetti PNRR attivati dal Comune di Giarre, solo uno risulterebbe in regola con il cronoprogramma previsto. Un dato preoccupante, emerso nel corso delle verifiche congiunte della Corte dei Conti e dei Revisori dei Conti, che hanno avviato un controllo stringente sull’andamento dei fondi europei assegnati al territorio.
Le anomalie segnalate sono numerose: irregolarità nei sistemi di reporting e monitoraggio, incongruenze nella rendicontazione, documentazione incompleta, e in alcuni casi la segnalazione di interventi “completati” solo formalmente, ma ancora fermi nei fatti.
Una fotografia allarmante che mette a serio rischio la tenuta dell’intero pacchetto di investimenti pubblici finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Nel mirino anche la scarsa coerenza tra i dati caricati sulla piattaforma di monitoraggio ReGiS e la realtà degli stati di avanzamento. La Corte dei Conti starebbe valutando caso per caso la possibilità che l’ente possa essere chiamato a restituire le somme già spese qualora le anomalie non venissero sanate o se i progetti non dovessero essere conclusi nei tempi stabiliti.
In un momento in cui il Comune di Giarre è già alle prese con una difficile situazione economico-finanziaria, tra pignoramenti, contenziosi e fondi a rischio, l’eventuale restituzione di risorse PNRR rappresenterebbe un colpo durissimo.
Il quadro, tuttavia, è ancora in evoluzione: si attende l’esito delle verifiche in corso, mentre dall’amministrazione si confida nella possibilità di intervenire con correttivi tempestivi per scongiurare il peggio. Intanto, la politica osserva con crescente preoccupazione.
Se il PNRR era stato annunciato come la grande occasione per la rinascita del Mezzogiorno, per Giarre rischia di trasformarsi in una gigantesca occasione sprecata.





