La percentuale di quanti hanno votato sì al referendum non cambierà la storia del Paese e neanche di questo territorio, però, a livello locale, è considerato un punto di partenza per avviare nuovi percorsi e iniziative.
Per questo, qualche giorno fa, i promotori locali del referendum hanno organizzato un incontro in piazza De Andrè a Giarre, ottenendo una significativa partecipazione di persone motivate, considerando anche le alte temperature di questi giorni. Erano presenti esponenti dei partiti di centro-sinistra ma anche persone di area progressista ma senza una precisa appartenenza.
“Abbiamo analizzato il risultato elettorale – dice Isidoro La Spina, uno dei promotori – a Giarre e Riposto il risultato è stato simile: intorno al 26%. Di questo 26% l’80% ha votato per il sì: non è un risultato da sbandierare ma un punto di partenza per incidere nel territorio”.
Nell’occasione è stata presentata la neo presidente dell’Anpi Giarre-Riposto, la prof.ssa Gabriella Gullotta. “Si è discusso anche – aggiunge La Spina – dell’organizzazione di una iniziativa per Gaza, di elaborare una proposta per una continuità territoriale metropolitana tra Giarre, Riposto, Mascali e non solo, da sottoporre a referendum. Si intende anche interloquire con l’amministrazione comunale di Riposto sulla terza tranche di bassorilievi sulla Costituzione e anche sulla scritta “Credere, obbedire e combattere”, ripristinata nel cortile dell’Istituto nautico Luigi Rizzo”.
I partecipanti pensano a un nuovo incontro, per definire questi e altri possibili progetti, da tenere, però questa volta a Riposto.