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Francavilla: strategia della “tensione”?

Francavilla: strategia della “tensione”?

Scritte oltraggiose nei riguardi del sindaco Monea e della sua Amministrazione, ma anche inquietanti atti intimidatori contro il sindacalista Cristaudo ed offensive e-mail anonime all’indirizzo della capogruppo consiliare d’opposizione Camuglia

L’intero Consiglio Comunale di Francavilla di Sicilia ha manifestato solidarietà al sindaco Lino Monea per gli insulti anonimi a lui indirizzati nelle ultime settimane, sia sotto forma di scritte oltraggiose sui muri esterni del palazzo municipale e sia attraverso “affissioni mortuarie” di pessimo gusto e dai contenuti diffamatori.

Un’apposita seduta consiliare straordinaria è stata convocata martedì scorso dal presidente del civico consesso Alessandro Vaccaro alla presenza dei comandanti della locale Stazione dei Carabinieri, Daniele Di Somma, e del Corpo di Polizia Municipale, Maria Immesi. All’assise erano state invitate anche le massime autorità provinciali di Pubblica Sicurezza e di Governo, che però non hanno potuto lasciare i rispettivi impegni istituzionali; esse tuttavia, a cominciare dal Prefetto di Messina, nelle ore precedenti la seduta hanno ufficialmente comunicato al presidente Vaccaro ed al sindaco Monea di aver già attenzionato il “Caso Francavilla” e disposto il rafforzamento delle attività di controllo del relativo territorio.

Martedì scorso, dunque, tutti gli esponenti del civico consesso francavillese, oltre a manifestare la loro solidarietà al primo cittadino, hanno anche espresso i rispettivi punti di vista sull’alquanto problematico momento che si sta vivendo in paese.

In linea generale, è emerso che le inqualificabili azioni poste in essere negli ultimi tempi potrebbero essere dettate dal generalizzato sentimento di “antipolitica”, a sua volta originato dalle precarie condizioni economiche in cui versano parecchi cittadini dai quali, tuttavia, l’Amministrazione Comunale è costretta a pretendere il pagamento dei tributi locali. Il sindaco Monea, dal canto suo, ha strenuamente difeso l’operato del proprio Esecutivo «improntato – ha più volte ribadito – ai principi di legalità e trasparenza per noi irrinunciabili. Le tasse e le relative aliquote non dipendono certo da nostre scelte discrezionali, ma da ciò che ci impongono le leggi nazionali e regionali ed i vincoli comunitari cui nessun ente locale, compreso il nostro, può sottrarsi. Da medico, posso solo dire che a volte è necessario prescrivere dei farmaci poco piacevoli o, addirittura, dolorosi, ma che consentono al malato di poter guarire; questo per dire che il risanamento dei conti del Comune di Francavilla è, in questa fase, un passaggio obbligato e necessario affinché si possa tornare ad affrontare il futuro con serenità».

Ma, nel corso del dibattito d’aula, si è anche fatto osservare come pure i vari predecessori dell’attuale primo cittadino francavillese sono stati spesse volte, negli ultimi decenni, bersaglio (attraverso “graffiti” ed affissioni murali e volantini “in rima”) di attacchi e “satire” anonime non sempre di buon gusto. Per molti, dunque, a destare maggior allarme sono piuttosto le inquietanti intimidazioni di cui è da tempo destinatario il sindacalista Nello Cristaudo (rappresentante della Uil- Funzione Pubblica), cui ignoti “terroristi” hanno iniziato, nell’aprile scorso, col recapitargli a casa una testa mozzata di coniglio per poi spingersi, proprio in questi ultimi giorni, a tagliargli le ruote dell’automobile e ad tentare di appiccare il fuoco alla sua abitazione (il tutto “preannunciato” da minacciosi messaggi telefonici).

Infine, la clamorosa rivelazione di Lucia Camuglia, capogruppo della compagine d’opposizione “Democrazia è Libertà”. «Non l’ho ancora detto a nessuno – ha pubblicamente denunciato quest’ultima nel corso dei lavori consiliari –, ma si sappia che anche alla sottoscritta pervengono da tempo e-mail ingiuriose ed intimidatorie, con cui, in sostanza, mi si invita ad abbandonare l’attività politica. La fonte di provenienza di questa posta elettronica mi è ignota in quanto chi la invia avrà probabilmente aperto un account presso uno Stato estero».

Rodolfo Amodeo

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