Si avvia la progettazione tecnica del Contratto di Fiume e del Contratto di Sviluppo. Il sindaco di Acireale e presidente del Gal Terre di Aci, Roberto Barbagallo, ha convocato un tavolo istituzionale al Palazzo di Città per dare impulso e accelerare l’iter burocratico e amministrativo della progettazione che consentirà di accedere alle importanti risorse destinate alla sicurezza e allo sviluppo del territorio.
Hanno preso parte sindaci, tecnici e rappresentanti dei Comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Calatabiano, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte, Riposto, Sant’Alfio, Santa Venerina, Valverde, Viagrande, Zafferana Etnea, Castiglione di Sicilia e Randazzo.
Il Contratto di Fiume si basa su un processo di partecipazione attiva dei portatori di interesse, che definiscono un programma di azioni condiviso.
Il GAL Terre di Aci, nell’ambito del Progetto Rural Hub delle Aci, finanziato dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, ha avviato i tavoli di progettazione tecnica per il contenimento del rischio idrogeologico e miglioramento idrico del territorio e per lo sviluppo socio economico. Le tematiche al centro del tavolo di progettazione travalicano i confini del territorio del GAL Terre di Aci per estendersi al bacino idrografico del Simeto-Alcantara per assicurare azioni più efficienti per lo sviluppo locale al fine di accelerare l’iter burocratico e amministrativo.
Nel corso della riunione i Comuni coinvolti sono stati esortati ad inserire progetti utili nei rispetti DIP e a farsi trovare preparati all’indagine conoscitiva.
Il Contratto di Sviluppo, come annunciato nei mesi scorsi dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, mira alla realizzazione del progetto per la destagionalizzazione del turismo nel territorio che va dal mare all’Etna. Nel corso dell’incontro è stata presentata la scheda di ricognizione degli interventi da inserire nel Contratto per sfruttare accedere agli incentivi finanziari offerti dallo Stato (attraverso Invitalia) per progetti di investimento produttivo di grandi dimensioni.
“Abbiamo a disposizione due strumenti concreti importantissimi che ci consentono, aggregandoci come Comuni e incentivando gli imprenditori, non solo un notevole passo avanti in termini di sicurezza del territorio, ma anche il miglioramento delle infrastrutture, della viabilità e dei collegamenti per far diventare il territorio un tutt’uno e avere uno sviluppo socio economico reale, – ha affermato Roberto Barbagallo-. Dobbiamo muoverci rapidamente e farlo insieme, in rete, istituzioni e privati e ragionando come un unico territorio, per sfruttare queste occasioni uniche. Le risorse ci sono e non dobbiamo perdere ulteriore tempo e ulteriori occasioni. Con il Gal Terre di Aci stiamo programmando e faremo in modo di fornire gli strumenti utili per avere nel più breve tempo possibile progetti per tutta un’area, che immaginiamo come un cono che si estende dal mare alla montagna, in cui metteremo in rete investimenti nel settore ricettivo sfruttando il mare, il termalismo, l’Etna, ma anche i brand tipici del territorio come i vitigni dell’Etna, rivolgendoci quindi a grandi e piccoli investitori”.