Giarre, con devozione sincera… verso Mongiuffi Melia e Vena -
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Giarre, con devozione sincera… verso Mongiuffi Melia e Vena

Giarre, con devozione sincera… verso Mongiuffi Melia e Vena

Cerchiamo sempre ciò che ci unisce, mai quello ci divide!”. Seguendo l’esortazione di papa Giovanni XXIII, carichi di fede e di speranza, con grande devozione, nei giorni scorsi, un nutrito gruppo di pellegrini giarresi ha reso omaggio, in due distinte giornate, alla Vergine Santissima, venerata col titolo di Madonna della Catena e della Vena, recandosi, rispettivamente, nei santuari di Mongiuffi Melia e di Vena.

Provenienti dalla Parrocchia San Isidoro Agricola di Giarre, nonché dalla vicina Mascali e da Zafferana Etnea, i fedeli, hanno vissuto, intensamente, due giornate ricche di fede e fratellanza. Preghiera intensa nel corso del pellegrinaggio a Mongiuffi Melia, con la recita del Santo Rosario meditato e la partecipazione alla celebrazione eucaristica presieduta dal parroco del Duomo di Giarre, padre Nino Russo. Ad accogliere i pellegrini, accompagnati dalla responsabile dei catechisti della Parrocchia S. Isidoro Agricola di Giarre, Rosalba Azzarelli, padre Daniele, rettore del Santuario.

Diversi i momenti di devozione e fraterna gioia quelli vissuti dai pellegrini, provenienti da Giarre, nel rendere omaggio alla Madonna della Catena, prima di visitare la vicina Roccafiorita, il comune più piccolo della Sicilia, adagiato alle pendici del monte Kalfa, dove ha avuto luogo la sosta per il pranzo e la visita delle splendide chiese dedicate a Maria SS.ma Immacolata e alla Madonna dell’aiuto. Nel pomeriggio, invece, una sosta a Forza D’Agrò, ha consentito al gruppo di visitare le chiese della SS.ma Trinità, di Santa Maria Annunziata e Assunta, del convento agostiniano e di San Francesco.

Medesima devozione, tra i parrocchiani del Duomo di Giarre, guidati dal parroco, Antonino Russo, che ha concelebrato la Santa Messa con don Carmelo La Rosa, al Santuario dedicato a Maria SS.ma della Vena in occasione della preparazione alla festa della Madonna.

Gabriele Garufi

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