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Mascali: i gruppi di opposizione contro la gestione privata dell’acqua

Mascali: i gruppi di opposizione contro la gestione privata dell’acqua

Non sono mancate le polemiche durante la seduta di consiglio comunale dello scorso 27 luglio, convocato in seduta straordinaria ed urgente su richiesta di alcuni consiglieri di opposizione. All’ordine del giorno due atti di indirizzo del Consiglio Comunale nei confronti della Giunta in ordine a due importanti questioni:  la gestione autonoma del servizio idrico e la salvaguardia del litorale mascalese.

Durante la seduta, il capogruppo di “Progetto Sicilia” Rosario Tropea, primo firmatario delle proposte, ha rimarcato la sua contrarietà al passaggio dell’Ente ad una gestione privata dell’acqua.

“Siamo assolutamente contrari che il Comune di Mascali affidi la gestione del servizio idrico ad una società privata, per i prevedibili effetti negativi che possono ricadere sui cittadini. Primo tra tutti un esponenziale aumento delle tariffe, come già avvenuto in altri Comuni.

Mascali e altri Comuni viciniori hanno una grande opportunità, gestire attraverso il Consorzio di depurazione la nostra acqua. Purtroppo nonostante le nostre sollecitazioni, nulla è stato fatto, né dall’Amministrazione né tantomeno dai vertici del Consorzio. Ecco perché ne chiediamo le dimissioni. Il tempo è quasi scaduto e occorrono provvedimenti urgenti e forti, se necessario”.

“Scelta folle affidare ai privati l’acqua potabile, in quanto si tradurrà in un massacro alle finanze dei cittadini mascalesi”, così Giuseppe Cardillo, capogruppo di Amore Per Mascali, definisce la strada intrapresa dal sindaco Luigi Messina e dall’amministrazione comunale diretta ad affidare alle società private la gestione idrica del Comune.

Messina, in accordo con l’atto di indirizzo, ha rimarcato l’importanza di gestire il sistema idrico attraverso il Consorzio di depurazione, non dal Comune in modo autonomo e neanche da parte dei privati. “Ho ancora sollecitato il Consiglio di Amministrazione del Consorzio a predisporre la bozza di modifica allo statuto da portare in Consiglio comunale per avere la possibilità di gestire con il Consorzio il sistema idrico”.

Sulla salvaguardia del litorale mascalese, il consiglio comunale ha impegnato l’Amministrazione ad un maggiore controllo della gestione del depuratore Consortile, e soprattutto ad un più accurato monitoraggio sia del territorio che dei sistemi di pompaggio delle acque reflue.

“Abbiamo ritenuto necessario suggerire alla Giunta Comunale l’adozione di misure atte ad un maggiore controllo del litorale, a cominciare dai torrenti e dalla foce dell’Anguillara, continuando con un costante monitoraggio degli impianti di sollevamento. Inoltre – spiega Tropea – nonostante il sindaco la definisca  una sua scelta politica, riteniamo sia stata quanto meno inopportuno consentire che i reflui di Zafferana Etnea e Santa Venerina venissero confluiti nel nostro depuratore”.

Dal canto suo il sindaco Messina ha rimarcato il suo impegno, che va a vanti da 8 anni, volto alla salvaguardia del litorale mascalese. “Ho organizzato convegni, inviato missive agli organi competenti e denunce alla Procura di Catania e di Messina. In numerose interviste ho fatto rilevare che lo sporcizia arriva dalla zona del messinese, dall’Alcantara, dai depuratori di Giardini Naxos, Letojanni  e Calatabiano che mal funzionano”.

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