Gettonopoli, il consigliere Leo Patanè, respinge le accuse e gioca al rialzo -
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Gettonopoli, il consigliere Leo Patanè, respinge le accuse e gioca al rialzo

Gettonopoli, il consigliere Leo Patanè, respinge le accuse e gioca al rialzo

Sulla vicenda decadenza e sull’attività di recupero delle somme indebitamente ricevuti dai consiglieri comunali avviata dal Comune, sulla scorta degli esposti del vice presidente del Consiglio, Raffaele Musumeci,  interviene con una replica, l’avv. Leo Patanè, capo gruppo all’opposizione e chiamato in causa nella lettera esposto di Musumeci.

Leo Patané

“Le dichiarazioni rese dal consigliere Musumeci – precisa Patanè- presentano tante inesattezze. La mia posizione è ben diversa da quella degli altri consiglieri poiché, circa un anno fa, mi fu inviata la medesima ed identica diffida avverso la quale ho presentato ricorso al Tribunale Civile di Catania. Con Ordinanza Collegiale del 30 luglio 2021, il Tribunale ha accolto pienamente il mio ricorso, riconoscendo la legittimità dei gettoni erogati e condannando pesantemente il Comune alle spese legali per circa 10mila euro in mio favore. Somme di cui ancora sono creditore in quanto, il Comune, non ha provveduto al pagamento.

Lo stesso Ente avrebbe potuto iniziare un giudizio di merito per ribaltare il provvedimento cautelare,  ma non l’ha fatto, per cui l’ordinanza è ancora valida ed efficace e fa stato di giudicato tra le parti. Su evidenti solleciti di qualche parte politica, il Comune ha deciso di avviare, nuovamente, il procedimento di recupero e, nel mese di giugno, ha inviato le diffide e messe in mora ai consiglieri ed ex consiglieri, eccetto alla mia persona perché consapevoli che nei miei confronti è ancora valida ed efficace la suddetta ordinanza cautelare. Adesso, dopo oltre un mese, gli uffici sono stati sollecitati a trasmettere la diffida e messa in mora anche nei miei confronti, forse con l’intento di qualche soggetto politico di arrecare un danno di immagine ad uno scomodo componente dell’opposizione.

E’ evidente – osserva Patanè – che nella reitera dello stesso procedimento amministrativo sussistono abusi e profili di illegittimità anche penalmente rilevanti. Addirittura, nella nuova diffida che, contrariamente a quanto dichiara il consigliere Musumeci, mi è stata recapitata solo da un paio di giorni – e quindi i termini per procedere nei mei confronti non sono assolutamente scaduti – non viene neanche menzionato il provvedimento già avuto in mio favore”.

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