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Premio Piersanti Mattarella al giornalista giarrese Salvo Bella

Premio Piersanti Mattarella al giornalista giarrese Salvo Bella

Il giornalista e scrittore giarrese Salvo Bella ha ottenuto un prestigioso riconoscimento in Campidoglio al Premio Piersanti Mattarella per il libro “Nera – Cinquant’anni di giornalismo in trincea tra mafia e poteri: cronisti, delitti, retroscena”. La cerimonia si è svolta ieri a Roma nella Sala della Protomoteca in occasione di un convegno su “Recupero del senso del dovere”, con relatori  il prefetto Rosalba Scialba, il generale dei carabinieri Pasquale Angelosanto, il magistrato Gaspare Sturzo e il presidente per l’Osservatorio della sicurezza della Regione Lazio Giampiero Gioffredi.

Il premio, organizzato da “Onlus memoria nel cuore”, intende celebrare l’opera morale, istituzionale e civile di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione assassinato a Palermo dalla mafia il 6 gennaio 1980.

Salvo Bella è nato nel 1949 a Giarre, dove ha studiato al liceo classico “Michele Amari”, e vive a Milano. Giornalista professionista e allievo di Giuseppe Fava, da redattore del quotidiano “La Sicilia” e direttore di giornali s’è occupato di mafia e criminalità, svolgendo inchieste i cui esiti sono stati fatti propri dalla Commissione parlamentare antimafia. Dirige la rivista “Il delitto”. Nel 1997 ha smascherato “il cacciatore di anoressiche”, convincendolo a rivelare la sua doppia personalità: era l’antiquario di Pisogne Marco Mariolini, che in un libro choc annunciò un omicidio, poi commesso l’anno dopo. Il caso ha ispirato il film di Matteo Garrone “Primo amore”, premiato al Festival internazionale di Berlino. Fra i suoi libri “La regola del silenzio” (Catania 1970), “Rivelazioni sulla scomparsa di uno scienziato: Ettore Majorana” (Milano 1975), “Il padrono: quale mafia?” (Milano 1980), “Toghe all’inferno” (Catania 1994), “Yara, orrori e depistaggi” (Milano 2014).

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