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Giarre, esplode Gettonopoli, ma il sindaco pensa alle perdite di acqua

Giarre, esplode Gettonopoli, ma il sindaco pensa alle perdite di acqua

Da alcuni giorni non si parla d’altro.  A Giarre è esplosa Gettonopoli. Impietosa la relazione dell’ispettore dell’assessorato regionale agli enti locali che non lascia alcun dubbio circa la disinvoltura con cui i consiglieri comunali avrebbero incassavato indebitamente i gettoni, accumulando somme esorbitanti, alcuni tra 8 e 11 mila euro. Somme importanti se è vero che il totale ammonta ad oltre 80 mila euro.

La Procura della Corte dei conti, nel frattempo, ha chiesto al segretario comunale nuovi chiarimenti proprio sulla Gettonopoli denunciata dall’ex presidente del consiglio Raffaele Musumeci. In questi giorni ci saremmo aspettati una presa di posizione del sindaco; un silenzio imbarazzante che, in fondo, comprendiamo, considerata l’imminenza del recapito di un’altra comunicazione della Corte dei conti circa il nuovo potenziale danno erariale derivante, in questo caso, dalla “mancata riduzione del 30% delle indennità destinate per gli amministratori (sindaco, assessori, presidente del consiglio e consiglieri). A tal proposito era stato proprio l’attale presidente del Consiglio Francesco Longo che con propria nota del marzo 2018 aveva rappresentato la necessità – in ossequio all’originario atto approvato dal Consiglio comunale, nel 2014, recepito durante la sindacatura Bonaccorsi – di ripristinare a partire da luglio 2017 la riduzione del 30% delle indennità agli amministratori e l’urgente avvio del procedimento di recupero di quanto illegittimamente erogato a favore degli amministratori comunali a partire da luglio 2017.

E come dicevamo il sindaco è rimasto in totale silenzio. Meglio occuparsi della fiera del giovedì. Sullo sfondo, il trasloco dell’area mercatale con le connesse amenità sui sopralluoghi eseguiti per individuare un sito compatibile. Dopo oltre 1 mese che la fiera è sospesa. Ma il sindaco trova però il tempo per postare sulla propria pagina social (per fortuna solo lì) le imprese ordinarie del proprio ufficio tecnico: la riparazione di una perduta d’acqua in via Cucinotta. Roba da ponte sullo Stretto.  Il sindaco fa sapere – postando anche delle foto – “che si è concluso l’intervento coordinato dal servizio idrico e dalla reperibilità con la ditta contrattualizzata che è intervenuta in via Cucinotta. La copiosa perdita segnalata nelle prime ore della mattinata aveva rapidamente raggiunto la via De Gasperi e da li Piazza Duomo e quindi via Callipoli.

Il tempestivo intervento ha evitato disagi alla popolazione oltre allo spreco della preziosa risorsa idrica. Tutta l’area del centro storico mette in evidenza la vetustà della rete idrica, risalente ad almeno 50-60 anni e che in prospettiva dovrà formare oggetto di interventi straordinari”.

Già interventi straordinari, mai eseguiti nei cinque anni di suo governo. Di straordinario semmai c’è invece quella stucchevole rincorsa tra i due assessori con delega balneare. Nella Giarre sommersa dalla cenere vulcanica (e dai debiti) oltre che dalle buche che rendono le strade un percorso di guerra,  c’è, per l’appunto, una appassionante gara tra due assessori in particolare. Le tattiche mutano e chi in prima battuta era partito con una accelerazione ha compreso quanto sia poco conveniente cercare a tutti i costi di primeggiare sui giornali, conquistare qualche titolo altisonante, salvo poi accorgersi dell’autogol commesso. Lo ha compreso  – non subito – il neo assessore Davide Camarda che, esordendo, si era fatto immortalare mentre controllava l’ampiezza delle buche, mostrandosi sempre pronto e disponibile a cavalcare le proteste. Ottenendo, però, solo magre figure – al limite del ridicolo. Cosi, nella consapevolezza di una amministrazione fallimentare ha preferito arretrare mantenendo un basso profilo. Diversamente, invece, l’altro assessore con delega balneare, Alfio Previtera, sembra crederci nel miracolo. E non poteva essere diversamente per un sostenitore di Comunione e Liberazione.

Le buche stradali – e i semafori di piazza Duomo – sono il suo cruccio. L’istinto della riparazione fai da te è ben nota, sin dai tempi in cui è stato immortalato in cima ad una scala mentre riparava il semaforo di via Callipoli, sotto lo sguardo di una imperturbabile vigilessa. Previtera conservando quello spirito altruista pare abbia tirato fuori il proprio portafogli (lui li vende pure) cacciando il denaro per acquistare di propria tasca smisurate quantità di bitume a freddo per coprire qualche voragine e persino qualche cartello stradale. Un assessore eroe che ha “doppiato” Camarda. Che dire.

Mario Previtera

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