Temperature rigide e pochi viveri a disposizione rimediati girovagando per le strade tortuose del piccolo centro etneo. Protagonista un operaio 38enne pugliese rimasto senza lavoro, dopo un impiego provvisorio, nel settore dell’ortofrutta.

L’uomo era riuscito ad ottenere tramite amicizie comuni un nuovo lavoro che tuttavia lo aveva portato lontano da casa per quella che sembrava essere una nuova esperienza lavorativa ma che, si è invece conclusa nel volgere di poche settimane.  Una situazione di disagio che, con il trascorrere dei giorni, si è acutizzata, al punto da rimanere senza un soldo in tasca, in balia di un destino crudele, in piena atmosfera natalizia.

La scena non è sfuggita ai carabinieri della piccola stazione di Sant’Alfio. Una pattuglia ha soccorso l’uomo la notte dell’antivigilia di Natale, mentre dormiva dietro un cespuglio, nel piccolo parco che si estende alle spalle di piazza Duomo.

I carabinieri hanno ricostruito, attraverso una serie di accertamenti incrociati, le vicissitudini dell’uomo, emotivamente fragile, che ha girovagato per mesi tra la Lombardia, Puglia e poi la Sicilia, sempre in cerca di una occupazione.

Come detto, da alcuni giorni il 38enne ha trovato rifugio a Sant’Alfio, prigioniero indirettamente dalle misure del lockdown nazionale, dalla mancanza di soldi e persino di un cellulare con il quale chiedere assistenza a qualche parente. Compresa la situazione, i carabinieri, non hanno esitato a trovare una soluzione.  Fa parte della missione del carabiniere soccorrere chi ha bisogno, sostenere chi soffre.

E così, grazie anche al supporto della locale parrocchia. è stata organizzata una rapida colletta che ha consentito di dare ristoro al 38enne pugliese e soprattutto di permettergli di tornare a casa, a Gioia del Colle, in treno, giusto in tempo per Natale.