Salvatore Agati... il direttore ci ha lasciati -
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Salvatore Agati… il direttore ci ha lasciati

Salvatore Agati… il direttore ci ha lasciati

“Professore, le bozze sono pronte!”. E lui era lì… attento a cogliere ogni particolare, ogni parola… un titolo o una rubrica… Sulla carta era il direttore… ma nella realtà… era uno della famiglia… Salvatore “Turi” Agati… Direttore… professore… lo chiamavamo in tanti modi… ma era uno di noi… uno della famiglia del Gazzettino…

Una famiglia, che in questo maledetto 2020, piange ancora una volta uno dei suoi figli… Turi Agati non è più tra noi…

Il Direttore Agati… quasi suonava strano sentire questa frase… perché un direttore lo immagini severo, burbero, quasi distante… Invece lui era lì, accanto a noi, uno di noi… non mancava un consiglio, una indicazione precisa… anche quando doveva rimarcare qualcosa che non andava lo faceva con garbo… quel garbo che era il suo essere… quasi un “marchio di fabbrica”… Memoria storica di tanti anni di politica… non mancava mai di fare un paragone tra passato e presente… ed i giudizi erano impietosi… la Politica, quella con la “P” maiuscola era ormai del passato… adesso si vivacchiava… e lui era lì, con corsivi mai banali e sempre puntuali… non erano punture di spille ma stoccate… e andavano sempre a segno…

Una famiglia, quella del Gazzettino, che accoglieva sempre nuovi “figli”… ed Agati era il primo ad essere felice di questo allargamento… per lui il giornalismo era una missione… una esplorazione sempre nuova del mondo in cui viviamo… ed ogni penna giovane era nuova linfa… un giornale che cresceva, giorno dopo giorno, era il suo orgoglio… il Gazzettino era autorevolezze e completezza di informazione… il “suo” Gazzettino era un figlio di cui andare fiero…

Una fierezza che si esprimeva, oltre che ogni settimana, in un momento particolare della vita del Gazzettino… al suo culmine… la sera della cena di fine anno…

Non era una cena aziendale… o una occasione di semplice convivialità… non poteva esserlo… non con il professore Agati a fare da istrionico cicerone… accogliendo i nuovi collaboratori… salutando con affetto i “vecchi”.. regalando attestati di stima sincera a tutti… sia che fosse l’amministratore di un Comune o i componenti della tipografia… un giovane pubblicista o una penna di lungo corso… parole per tutti… senza però dimenticare la “stoccata”, quando “necessaria” senza timori reverenziali…

Il fiume dei ricordi ha tante gocce… la memoria fatica contenere tutto.. eppure… chi non ricorda Natale e Pasqua… quando arrivava, garbata e gradita, la telefonata di auguri… “Sono Agati… buon giorno… come va? In famiglia tutto bene?”… Poche parole ma che, nella loro semplice signorilità, esprimevano al meglio l’affetto e la vicinanza che il professore Agati aveva con tutti i membri della famiglia del Gazzettino…

Sindaco, assessore, politico, giornalista, professore… chissà quale sarà, per ognuno di noi, l’immagine di “Turi” Agati che ci porteremo nel cuore… nella memoria… in questo triste giorni di Novembre. In molti, soprattutto la “vecchia guardia” del Gazzettino, ricorderanno il direttore Agati per un suo progetto… a lungo cullato e sul quale puntava molto… fare dell’autorevolezza del Gazzettino un appuntamento quotidiano… Immaginava un Gazzettino quotidiano… una voce libera ed autorevole… che fosse di guida ed esempio… Un progetto che vide realizzato nel Gazzettino online…

Ecco, questa è l’immagine di Turi Agati che guida… e guiderà sempre i passi della famiglia del Gazzettino… Una famiglia che, oggi, piangendo il Direttore Turi Agati, rinnova il suo impegno per un giornalismo serio, impegnato e libero…

Arrivederci professore Agati, il suo pensiero ed i suoi insegnamenti cammineranno con noi… Grazie e… Ad Maiora!

 

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